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Il 9 marzo 2003 si parte per Alimatha con Vera, Giacomo (5 anni) e Gabriele (3 anni e mezzo).
Quarta volta alle Maldive, dopo Alimatha 1987, Rhannali 1998 e Bodu Huraa 1999.
In aereoporto incontriamo Daniela, Claudio e la piccola e simpatica Marta, conosciuti attraverso il forum di
Tuttomaldive. L'aereo della Air Europe, charter, parte da Malpensa con circa 45 minuti di ritardo, che non recupererà durante il tragitto:
configurazione posti 3-3-3, poco posto per le gambe di chi, come me, è alto oltre cm. 185, servizio cortese e puntuale, cibo non
peggiore di quello di compagnie di linea, film attualmente nelle sale, ma di scarsa qualità
(IMHO). I bambini hanno dormito tutta la notte e, finalmente, il mattino successivo si giunge ad Hulule. E' inutile dire che le Maldive sono il paradiso, che chi c'è stato una volta si ammala di Maldivite, ecc.
Cercherò quindi di evidenziare gli aspetti pratici della vacanza, penalizzando sentimento ed emozioni. (Sogno ancora i miei bimbi
che sguazzano felici nelle trasparenti acque della laguna e giocano con trigoni e squaletti).
Una delle cose più belle è dimenticarsi delle scarpe e dell'orologio per tutta la settimana.
Sbrigate senza lunghe attese le formalità doganali, facciamo conoscenza con le assistenti Alpitur che ci condurranno sino
all'imbarco del motoscafo veloce e ci accompagneranno a destinazione. Il mare è piuttosto mosso, nonostante il tempo splendido, e l'interno del motoscafo è piuttosto caldo visto il non funzionamento
dell'aria condizionata. La terrazza al piano superiore è scoperta e si trova alla mercè dell'implacabile sole del mezzogiorno equatoriale.
Il viaggio dura circa 1 ora e 45 minuti e ci indurrà ad optare per il ritorno in idrovolante.
L'arrivo all'isola è sempre emozionante: Alimatha è molto verde, la spiaggia bianchissima e l'ampia laguna è trasparentissima, proprio
come me la ricordavo essendoci stato nel lontano 1987.
Dopo un piacevole cocktail di benvenuto, ci accomodiamo al ristorante, in splendida posizione sul mare: il tavolo viene assegnato
in tale occasione e rimarrà lo stesso per tutta la vacanza. Otteniamo un tavolo d'angolo, praticamente sulla spiaggia, da cui siamo
divisi da un basso muretto, con impareggiabile vista sulla laguna. Cercate, a tutti i costi, di avere un tavolo verso la spiaggia.
CAMERE: molto spaziose (letto matrimoniale più due letti per i bimbi), bagno grande, pulitissime visto che il servizio passa tre
volte al giorno, con ventilatore a pale ed aria condizionata, frigo bar, magnifica veranda attrezzata (due sdraio e tavolino) a pochi
passi, massimo dieci, dalla spiaggia.
Ci viene assegnata la camera n. 54, che, per fortuna, ha di fronte una piccola spiaggetta "privata" nella quale nuotano, al mattino ed
al tramonto, quattro o cinque cuccioli di squalo pinna nera ed un piccolo trigone, che i miei bimbi avvicinavano con entusiasmo e
senza timore. Importante: vi consiglio le camere sino al numero 43 e 44, perché le poche altre con numeri superiori, tranne la mia 54
e la 53, hanno di fronte dei muretti di contenimento che non consentono l'agevole accesso al mare.
SPIAGGIA E LAGUNA: la spiaggia di sabbia bianchissima circonda i tre quarti dell'isola (sul restante quarto ci sono muretti di
contenimento). E' piuttosto ampia, viste le erosioni di cui soffrono altre isole, con folta vegetazione verso l'interno.
La laguna è abbastanza ampia, dapprima bassa e poi sempre più alta, tanto da consentire anche di nuotare.
I miei bimbi stavano sempre in acqua, felici ed entusiasti.
Considerate le dimensioni dell'isola, il giro si fa in 25 minuti, le spiagge non erano troppo affollate e ci si poteva isolare tranquillamente.
REEF: purtroppo gli effetti del Nino si fanno ancora sentire: mentre i pesci di barriera e di passo sono numerosissimi, i coralli si
stanno lentamente riprendendo. Si vede qualche macchia di colore, ma i giardini di corallo che avevo visto nel 1987 sono un lontano
ricordo.
Il reef è facilmente raggiungibile dal pontile, 50 metri, dalla zona prospiciente il ristorante, 50 metri, o dalla zona antistante
la spiaggia del diving e del coffee shop. Dall'altro lato, quello verso Digghiri, la laguna è molto più ampia ed il reef è a circa 300 metri. Facendo snorkeling ho visto moltissimi
pesci di barriera (pappagallo, chirurgo, farfalla, angelo, balestra, ecc.), moltissime murene, trigoni enormi, tonni e carangidi e uno
squalo pinna bianca, neppure troppo piccolo, con il quale ho avuto il privilegio di nuotare per oltre dieci minuti.
Mio figlio Giacomo, 5 anni, era entusiasta di nuotare tra tanti pesci coloratissimi e, soprattutto, fra i trigoni.
DIVING: di gestione italiana, professionali, preparati e disponibili. Le immersioni, in una parola: strepitose.
Sono riuscito a fare solo quattro immersioni, ma sono le migliori che abbia fatto alle Maldive.
Ogni volta che siamo scesi abbiamo visto squali grigi e pinna bianca, tartarughe, stormi di aquile di mare (emozionanti), barracuda,
murene, tonni e carangidi, pesci napoleone, pesci scorpione.
Da non perdere Myaru Kandu: ci si posiziona sullo zoccolo della pass a 28-30 metri e si attende uno dei più maestosi spettacoli
che abbia mai visto (tutti i pesci sopra menzionati, in un solo colpo). Il divemaster maldiviano Sharif conosce le pass e la barriera
come le sue tasche e vi porterà nei migliori punti di immersione. Correnti forti, visibilità eccellente. Costi nella norma: 31 $ ad immersione, oltre a 10 $ per il dhoni.
Attenzione: le mute, 3 mm. corte, per chi è alto oltre 185 cm. sono strette, max misura n. 5.
RISTORANTE: per i miei gusti i piatti erano di impronta troppo italiana, ma purtroppo questo è quello che noi italiani all'estero
richiediamo. Colazione, pranzo e cena a buffet. Bevande self service a volontà: coca, fanta, sprite, birra, acqua e vino bianco.
Grande scelta di verdure, alcuni antipasti, due o tre paste, a volte un risotto, tre tipi di pesce (tonno, branzino, cernia, sgombro),
due di carne, piccolo angolo maldiviano (eccellente), vari dolci e, soprattutto, una vastissima scelta di frutta fresca (papaya,
mango, banane, ananas, passion fruit, rambutan, mangostani, angurie, meloni, ecc.).
A causa della logistica a volte si creavano fastidiose code.
ANIMAZIONE: se ti vuoi far coinvolgere inizi la mattina alle dieci con il risveglio muscolare, prosegui con i giochi, i balli latino americani, i tornei sportivi, il piano bar, gli spettacoli serali e finisci nel cuore della notte ballando.
Se non vuoi, nessuno insisterà o ti disturberà. Io non sono stato "disturbato".
C'è anche un mini club, con una animatrice molto disponibile. I miei bimbi non hanno mai sentito l'esigenza di partecipare alle
attività, perché per loro il massimo era sguazzare nella laguna o giocare con la sabbia.
ESCURSIONI: siamo stati all'isola dei pescatori, mezza giornata, costo 15 $ adulti e 7,5$ bimbi.
Molto interessante per vedere le condizioni di vita dei maldiviani e per fare shopping a costi più contenuti rispetto a quelli dello
shop di Alimatha.
Altra escursione all'isola deserta, una giornata.
SPORT: snorkeling guidato (costo credo 10 $), beach volley, calcio e calcetto, canoe, bocce, catamarani (a pagamento), e diving
(a pagamento).
VARIE: Medico italiano sull'isola, indispensabile per chi ha bimbi e vuole stare tranquillo.
Consiglio a tutti il centro massaggi e benessere. In particolare il pacchetto da cinque massaggi totali, dai capelli agli alluci, da
80 $ valido per due persone.
Il viaggio di ritorno, dopo una sola settimana, letteralmente volata via, l'abbiamo fatto in idrovolante: spledido. Durante i 25 minuti
sorvoli tutto il lato orientale di Male Sud vedendo dall'alto tutte le isole. E' certamente consigliabile.
Il volo di ritorno ha due ore di ritardo, ma questa è un'altra storia.
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