Immersioni alle Maldive
Le pinne

La sezione della subacquea di www.tuttomaldive.it
in collaborazione con Enzo Spina esperto sub

Senza l’uso delle pinne è molto difficile svolgere delle attività subacquee, infatti esse permettono di nuotare più velocemente e per un tempo maggiore senza utilizzare le braccia ed usando i più potenti muscoli delle gambe. Forse vi sarà già capitato di sentire i subacquei discutere su quale sia il tipo di pinna migliore. Ma non esiste una pinna “migliore” dell’altra per tutti, poiché la corporatura, la forma fisica e la muscolatura di ogni individuo sono differenti, e perciò pure le prestazioni delle pinne saranno diverse a seconda delle persone. Come regola generale dovreste scegliere un modello che si adatti comodamente al vostro piede e non provochi crampi o dolori, cioè dovreste essere in grado di pinneggiare per lunghi periodi senza crampi ai muscoli delle gambe. Le pinne con una grande pala rigida, ad esempio, non sono le migliori per tutti i subacquei e per tutte le situazioni, infatti in alcuni casi pinne più piccole o più flessibili potrebbero essere più comode e più efficaci. Alle Maldive, come ho più volte ripetuto, può esserci molta corrente, quindi serviranno delle pinne piuttosto efficaci, ciò è molto importante, però per quanto detto prima, non basta comprare un modello con pala molto grande e potente, bisogna anche essere allenati per poter sfruttare la potenza senza controindicazioni, (crampi e dolori).
Pur se le pinne si differenziano molto per forma, possiamo distingure due tipologie di base per la calzata: 
· il primo tipo che viene anche definito “a scarpetta chiusa” contiene tutto il piede e si usano senza calzari o con calzari molto leggeri tipo lycra o neoprene sottilissimo;
· il secondo tipo che possiamo definire “ a scarpetta aperta” lascia scoperta la parte posteriore del piede ed è provvisto di un cinghiolo a tallone, e si indossa con calzari in neoprene con suola.

Alle Maldive dove l’acqua difficilmente scende sotto i 28 gradi si possono usare tranquillamente le pinne a scarpetta chiusa e perciò senza calzari, sono infatti anche più sensibili, e le immersioni si effettuano sempre dalla barca, quindi viene meno l’esigenza dell’uso dei calzari con suola per poter camminare sulle rocce ecc. inoltre immaginatevi a pinneggiare per un tratto contro corrente, mentre il cinghiolo di una pinna si rompe o si sfila….. però mi rendo conto che tanti subacquei sono così abituati ai calzari con suola che anche alle Maldive non ci rinunciano.

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Enzo Spina
Guida subacquea in safari boat da 8 anni 
Istruttore diving con all’attivo oltre 4000 immersioni

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