Osservazione dei cetacei alle Maldive, 1990-2002
Le news di
www.tuttomaldive.it R. CHARLES ANDERSON
Marine Research Centre, H. Whitewaves, Malé, Republic of Maldives
traduzione e riassunto a cura di Franco
Mureddu, esperto naturalista e biologo marino
Osservazione dei cetacei alle Maldive, 1990-2002
Riassunto
Nel presente lavoro sono stati registrati avvistamenti di cetacei nelle
acque maldiviane tra l’agosto del 1990 e il giugno 2002, attraverso
imbarcazioni specializzate e
crociere
di osservazione cetacei. Sono stati visti 1829 cetacei in 535 giorni.
Sono state avvistate 83 specie diverse di cetacei, più altre 58
osservazioni su cui non sono stati raccolti dati e 129 individui arenati
per un totale di 2108 cetacei osservati. Complessivamente sono state
identificate 20 specie diverse dalle osservazioni. La specie più vista è
stata la Stenella dal lungo rostro (Stenella longirostris), è stata
presente nel 35% delle osservazioni ed ha rappresentato il 53 % del
numero di individui osservati. Questa specie mostrava un chiaro modello
di comportamento diurno, con diversi gruppi che si introducevano negli
atolli nelle prime ore del mattino per poi lasciarli nel tardo
pomeriggio. Le stenelle dal lungo rostro erano regolarmente affiancate
dalle stenelle maculate pantropicali (Stenella attenuata) e, entrambe le
specie, erano associate al tonno dalla pinna gialla. La balenottera di
Bryde (Balaenoptera edeni), anch’essa associata ai tonni dalla pinna
gialla, si è mostrata più presente durante gli eventi noti come
Oscillazioni Meridionali del Niño. Le balenottere azzurre (Balaenoptera
musculus) si sono osservate solo tra novembre e aprile. La Cogia di Owen
(Kogia sima) si difficilmente localizzata con il mare mosso, ma si è
mostrata relativamente comune, 1/6 di tutte le osservazioni, in
condizioni di mare calmo-piatto. Il Peponocefalo (Peponocephala electra)
è stato particolarmente comune nella parte meridionale delle Maldive, ma
raro nel centro e nel nord. Altre specie registrate sono state la
Megattera (Megaptera novaeangliae), il Capodoglio (Physeter
macrocephalus), lo Steno (Steno bredanensis), il Grampo (Grampus griseus),
il Tursiopi (Tursiops sp.), la Stenella striata (Stenella coeruleoalba),
il Lagenodelfino (Lagenodelphis hosei), la Feresa (Feresa attenuata), la
Pseudorca (Pseudorca crassidens), l’Orca (Orcinus orca), il Globicefalo
di Grey (Globicephala macrorhynchus), il Mesoplodonte di Blainville (Mesoplodon
densirostris), l’Indopacetus pacificus e lo Zifio (Ziphius cavirositris),.
Complessivamente si può affermare che le Maldive hanno un’alta diversità
di cetacei, con tutte le specie pantropicali attese presenti.
In questa ricerca il numero dei delfini si è mostrato particolarmente
alto, anche gli Zifidi si sono mostrati relativamente abbondanti.
Associazioni interspecifiche
In 83 delle osservazioni effettuate sono state viste più specie di
cetacei assieme.
Le Stenelle dal lungo rostro e le S. maculate pantropicali sono state
viste in 37 casi associate tra di loro in gruppi misti: nel 55% delle
osservazioni delle S. maculate pantropicali erano associate alle
Stenelle dal lungo rostro. Per contro, al di fuori degli atolli solo nel
15% delle osservazioni le Stenelle dal lungo rostro erano associate alle
S. maculate pantropicali.
I tursiopi sono stati visti associati con 7 diverse specie di cetacei,
in modo particolare con i Globicefali di Grey.
Il Lagenodelfino era associato ad altri cetacei nel 53% delle
osservazioni, in particolare con il Peponocefalo, il Globicefalo di Grey,
il Grampo e i tursiopi.
Il Globicefalo di Grey e il Grampo sono state le specie più osservate in
corrispondenza della scarpata esterna degli atolli, ma si sono osservati
assieme solo in 4 occasioni. Al contrario i grampi hanno mostrato
comportamenti che potrebbero essere interpretati come aggressivi nei
confronti dei globicefali di Grey. Ciò potrebbe essere ricondotto alla
competizione alimentare.
È da rilevare, inoltre, l’associazione delle stenelle maculate
pantropicali con uccelli marini (58,2% delle osservazioni) e con tonni
(64,2% delle osservazioni) e delle stenelle dal lungo rostro con uccelli
marini (13,5% delle osservazioni) e con tonni (13,9% delle
osservazioni).
Distribuzione regionale
La fauna interna agli atolli si è mostrata molto differente da quella
esterna.
Solo le stenelle dal lungo rostro e i tursiopi sono stati osservati con
regolarità all’interno degli atolli, inoltre le due osservazioni della
Megattera sono state effettuate all’interno di un atollo. Per contro le
altre specie si sono osservate più frequentemente o esclusivamente fuori
dagli atolli.
Si è registrata una differenza tra la fauna esterna agli atolli
meridionali e la fauna esterna agli atolli settentrionali: oltre al
Peponocefalo, comune nella parte meridionale dell’arcipelago ma non
nella settentrionale, anche le stenelle maculate pantropicali si sono
mostrate più comuni nella parte sud. Per contro molte specie sono
risultate più frequenti a nord (ad esempio il Globicefalo di Grey, il
tursiope e il Grampo).
Le specie che si alimentano prevalentemente di calamari si sono mostrate
più frequenti in corrispondenza delle scarpate esterne degli atolli.
Conclusioni
Le Maldive si mostrano di considerevole interesse sia per il turismo
legato all’osservazione delle balene (whalewatching), sia per le
ricerche sui cetacei.
Ulteriori studi all’interno del Santuario dell’Oceano Indiano
nord-occidentale dovrebbero fornire informazioni sul ristabilimento, o
in ogni caso, sull’approvvigionamento delle grandi balene dopo lo
sfruttamento degli anni sessanta.
La parte settentrionale dell’oceano indiano, incluse le Maldive, sono,
dal punto di vista oceanografico, uniche e studi sui cetacei condotti in
quest’area dovrebbero produrre nuove informazioni sul loro comportamento
e sulla loro ecologia.
Variazioni sulla distribuzione dei cetacei e sull’abbondanza tra la
parte orientale e quella occidentale dell’arcipelago maldiviane e nelle
regioni battute dai monsoni di nord-est e di sud-ovest, non sono stati
trattati in questo studio ma giustificano ulteriori approfondimenti.
Inoltre, esiste l’opportunità di realizzare studi più dettagliati su
ogni specie marina, riguardo l’interazione ecologica tra i teutivori
associati alle scarpate continentali, sulla migrazione dei misticeti (le
balene) e sulle due forme di tursiopi.
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la scheda di Franco Mureddu, biologo marino collaboratore di
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Osservazione dei cetacei alle Maldive, 1990-2002
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