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del 20 novembre 2004
Volare resta a terra: voli sospesi, niente biglietti
Gli
aerei rimarranno nelle piazzole dei diversi aeroporti in attesa di
disposizioni. L'Enav convoca i vertici della società
MILANO - Sospesi voli e vendita di biglietti, l' Enac che convoca
i vertici della compagnia, sindacati che chiedono ai soci una
ricapitalizzazione cui mancano ancora 15 milioni di euro all'appello per
realizzarsi, soci che da parte loro chiedono interventi urgenti alle
istituzioni dopo l' attivismo messo in campo per salvare Alitalia. Così,
la crisi Volare Group sembra essere arrivata al capolinea.
Per ridurre i disagi ai passeggeri che necessitino assistenza dopo la
sospensione dei voli, Alitalia annuncia che metterà a disposizione le
proprie strutture e i call center e che verranno offerte loro le tariffe
più basse disponibili sia per le tratte nazionali che internazionali
(per info: telefono 06-65641 e 06-65642).
Con oltre 1.300 dipendenti che vedono a rischio il loro posto di lavoro,
aerei fermi negli scali così come i passeggeri che vi dovevano salire,
le società di leasing da cui l'azienda affittava i velivoli che
pretendono garanzie sul rispetto degli impegni finanziari, così come i
gruppi assicurativi. A questo punto, anche i cda e le assemblee in
programma per il 22 e il 28 novembre non serviranno a molto dal momento
che servono interventi più che immediati, dicono i sindacati. Rimasti
sorpresi dal secco annuncio della società che con una nota ha comunicato
come «a seguito dell'impossibilità di disporre degli aeromobili» aveva
deciso di «sospendere a tempo indeterminato fino a nuova disposizione la
vendita dei biglietti aerei e l' operatività dei voli, con effetto
immediato».
Un annuncio cui sono seguite subito la convocazione dei vertici
societari da parte dell' Ente nazionale per l' aviazione civile (Enav),
che intende valutare se esistono o meno le condizioni per il
mantenimento della licenza per il trasporto aereo, e la definizione di
un incontro a Varese, già sabato, sempre dei vertici di Volare con il
ministro del Welfare e del Lavoro Roberto Maroni. Mentre lo stesso
presidente dell' Enav Vito Riggio ha chiesto al direttore generale dell'Enac
Silvano Manera «di porre in essere tutte le procedure necessarie a
garanzia della riprotezione dei passeggeri che già hanno acquistato i
biglietti aerei di tale compagnia». Un incontro, comunque, quello a
Varese con Maroni, da cui è difficile attendersi molto di più di quanto
già noto. «Il governo farà la sua parte - aveva detto già il ministro
nei giorni scorsi - ma i soci devono ricapitalizzare». Ed è proprio
questo il problema: secondo il piano industriale servono 60 milioni di
euro, tre soci soltanto (Interbanca, Fondo Tricolore e l'imprenditore
argentino Eduardo Eurnekian) sono disposti a mettere soldi sul piatto,
in modo neanche molto convinto, e comunque per un ammontare massimo di
15 milioni di euro ciascuno. Totale, 45 milioni. Quindi, mancano 15
milioni, dopo le dichiarazioni di impegno dei 3 che avevano garantito il
loro supporto e avviato il versamento in totale di altri 9 milioni come
prestito ponte nei giorni scorsi, per garantire il pagamento degli
stipendi. È passato un mese dalle dichiarazioni di impegno dei tre soci,
un mese di tempo in cui non si è però riusciti a trovare un nuovo socio,
con i sindacati Cisl schierati perché i lavoratori potessero in qualche
modo partecipare al capitale in caso gli eventi fossero precipitati, e
la Cgil pronta a dire no. Un mese in cui le banche schierate dai soci
non sono riuscite a trovare un qualche cavaliere bianco con 15 milioni a
disposizione. Sullo sfondo, debiti per oltre 200 milioni di euro, ed il
rapporto di Kpmg chiamata dall' ex presidente Giorgio Fossa per alcune
poste di bilancio nei conti 2002 e 2003. Un' analisi che ha dato
risultati non positivi per la società, al punto che il cda lo scorso 3
novembre ha dato mandato ai legali di «valutare eventuali profili di
responsabilità» della vecchia gestione.
E a Parigi c'è anche stato un episodio specifico che sottolinea la
gravità della situazione: un apparecchio della compagnia ha subito
quattro ore di ritardo all'aeroporto di Orly per l'intervento di un
ufficiale giudiziario che sembrava voler sequestrare l'apparecchio. A
bordo c'erano ottanta passeggeri diretti a Bologna. L'ufficiale
giudiziario interveniva per conto della società «Allsop aircraft leasing
limited», che noleggia gli apparecchi a Volare. Il funzionario ha
mostrato, dopo una lunga trattativa con i piloti, il provvedimento del
quale era in possesso: era soltanto un'ingiunzione e non un vero atto di
sequestro.
ALITALIA IN SOCCORSO - Alitalia metterà a disposizione le proprie
strutture operative e i call ceter per garantire il minor disagio
possibile ai passeggeri di Volare che necessitino assistenza dopo la
sospensione dei voli della compagnia. Lo rende noto, in un comunicato
stampa, la compagnia di bandiera precisando che ai passeggeri verranno
offerte le tariffe più basse disponibili sia per le tratte nazionali sia
internazionali. Per maggiori informazioni l'Alitalia invita a contattare
i numeri di telefono 06 65641 e 06 65642. Alitalia, nel contempo -
conclude il comunicato - esprime solidarietà ai dipendenti di Volare.
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