Settembre 2005 by Obi Max&Laura di www.tuttomaldive.it
Quello che segue è il racconto del nostro viaggio di nozze alle Maldive, destinazione Nika Island Resort.
Partenza.
Dopo una desolante esperienza sull’A24 (autostrada con semaforo e senso di marcia alternato) giungiamo al parcheggio convenzionato con il Tour Operator e ci facciamo accompagnare dalla navetta al terminal, il servizio è ottimo. L’anticipo con cui giungiamo in aeroporto è consistente quindi possiamo effettuare il “check in” in pole position, opzionando i posti di nostro gradimento.
L’attesa pre imbarco si dimostra meno consistente del previsto, poiché l’aeromobile è giunto in anticipo da Malpensa, ci permettono quindi di imbarcarci 20 minuti prima dell’orario stabilito.
Impieghiamo il tempo girando per l’aereo, “saggiando” le comodissime poltrone di prima classe e tentando di smontare un po’ tutto nel tentativo di scoprirne il funzionamento.
Questa volta voliamo in “Koncept Class” ovvero la business di Eurofly. Le poltrone della business sono distanziate di soli 5 centimetri in più rispetto alla classe economica, quindi il supplemento da questo punto di vista è sprecato. La scomodità è garantita.
La partenza avviene in orario e dopo 20 minuti si intravedono le differenze di servizio con la classe turistica. Le hostess ostentano un sorriso smagliante e si catapultano ad ogni minimo cenno del passeggero, quindi occhio alla mimica facciale o vi ritroverete assediati dagli assistenti di volo. Giunti in quota ci viene servito un aperitivo (spumante o succo di frutta) e vengono distribuiti i quotidiani del giorno.
La cena è di livello enormemente superiore rispetto a quella servita abitualmente in turistica, l’alternativa è tra carne e pesce con un primo piatto di decente fattura; ovviamente siamo lontani dalle preparazioni da gourmet di alcune compagnie estere, però il tutto risulta almeno mangiabile.
Dopo la cena la Eurofly ci offre in omaggio il “Kit del passeggero disperato” composto da spazzolino con setole metalliche e dentifricio (monodose e particolarmente adatto per togliere le macchie dalla carrozzeria della vostra auto), maschera oculare ottima per occultare il vicino di poltrona che effettua trivellazioni nasali fino alla terza falange, spazzola per riposizionamento del toupet, tappi auricolari monouso (nel senso che una volta introdotti non si possono più estrarre) e calzini (qualora ne foste sprovvisti).
I film, in queste condizioni, riescono come sempre ad essere pessimi e tra un appisolamento e l’altro la notte trascorre.
Arrivo.
Giungiamo sopra Malè con un discreto anticipo e purtroppo veniamo accolti dal maltempo. Nuovoloni e scrosci di pioggia. Questa volta l’ascolto di “Who will stop the rain?” dei Creedence Clearwater Revival sembra non aver sortito effetti (mentre “Have you ever seen the rain” risultò prodigiosa nell’allontanare il maltempo nel dicembre scorso). Le formalità doganali sono molto rapide ed in un attimo ci troviamo al terminal degli aerotaxi.
Qui la stanchezza si fa sentire e molti sono gli appisolati sui lettini, l’attesa si prolunga per una mezzora e finalmente riusciamo a decollare. Inizia lo spettacolo.
Per chi non ha mai sorvolato le Maldive con un idrovolante l’impatto è notevole ed infatti si notano tante facce rapite dallo spettacolo offerto dalle “isole che giocano col mare” (Cousteau). L’ammaraggio è dolcissimo e l’approccio al pontile da manuale. All’arrivo ci accolgono Sashid ed i room boy. Il personale è di una cortesia squisita e dopo il briefing (allietato da salviette e cocktail) ci dirigiamo ai nostri bungalow.
Beach Bungalow.
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Impressionanti. Non ci sono altre definizioni più calzanti, sono enormi e dotati di tutti i confort, come ricordato in altri racconti la struttura, in pianta, ricorda una conchiglia, il pavimento è in legno ed il tetto in paglia. Il livello di finitura non è eccelso (forse per colpa dell’età), ma l’impatto è notevole. Lo spazio a disposizione è sovrabbondante, nel bagno troverebbe posto una station wagon, ma è la camera a destare l’impressione maggiore, la finestra offre una vista mozzafiato sulla spiaggia privata e sull’oceano, stando straiati sull’enorme letto “king size” si vede la battigia e di notte si dorme cullati dal rumore delle onde.
Quello che colpisce nei bungalow è l’accostamento perfettamente riuscito tra praticità e spirito tradizionale maldiviano. Come detto il tetto è in paglia con ventilazione naturale e alle finestre non ci sono vetri, quindi aspettatevi “visitatori” di ogni genere, nelle camere però c’è l’aria condizionata, i vetri alle finestre ed il tetto sigillato.
La spiaggia privata.
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Dal bungalow c’è accesso diretto alla spiaggia privata ed il “cuore” del Nika è tutto qui. Questo è il valore aggiunto che pagate, questo giustifica il sovrapprezzo e questo vi farà innamorare perdutamente dell’isola. Per chi non ha la privacy tra i valori maggiormente apprezzati, il Nika potrebbe risultare caro e noioso, ma per chi apprezza la tranquillità, l’intimità e la riservatezza, quest’isola rappresenta il meglio attualmente sul mercato, senza dover spendere cifre enormi (1000 o 2000 dollari al giorno). Nessun’isola visitata precedentemente è riuscita a trasmetterci le sensazioni vissute al Nika, dopo due giorni di permanenza vi sentirete come a casa vostra… alle Maldive. Sarà assolutamente naturale alzarsi all’alba (per via del Nika Time) e controllare dalla finestra l’airone che vi fa visita tutte le mattine, oppure controllare lo stato dell’attrezzatura stesa ad asciugare sulla vostra spiaggia privata, mentre i vostri cd preferiti suonano nell’impianto stereo; se escludete la pausa del pranzo (la cena, al pari della colazione potete farvela portare in camera) si può trascorrere un’intera giornata senza vedere nessuno, snorkelling incluso.
La sensazione che si prova sulla spiaggia privata del Nika è di tranquillità assoluta, nessuno passeggerà lungo la battigia, nessuno vi chiederà l’orario del ristorante o delle escursioni, nessuno … sarà in vista!
Aree Comuni.
La cura regna sovrana dovunque, ma scordatevi l’idea del resort “chic” poiché non c’è niente di meno vero. Il Nika è un resort semplice, curatissimo, molto pulito, ma perfettamente integrato con lo spirito maldiviano.
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Sull’isola, durante il giorno, lavorano più di cento maldiviani che svolgono tutti i compiti di manutenzione possibili. Durante il periodo centrale del nostro soggiorno, il rapporto tra personale e ospiti era di 10 a 1!
Sarà assolutamente normale l’incontrare, durante la vostra passeggiata post pranzo, dei giovani che si occupano della manutenzione degli edifici o del giardino botanico (bellissimo) o della potatura delle palme, insomma vi sentirete in un villaggio maldiviano, ma con tutti i confort. La natura è a strettissimo contatto con gli ospiti, senza raggiungere però gli eccessi di altre isole. Il ristorante è un esempio perfetto della discrezione che regna al Nika. Le sale da pranzo sono tre, in modo da non raggruppare troppi ospiti nella stessa stanza, considerando che gli orari dei pasti sono molto flessibili, vi potreste ritrovare per buona parte del vostro soggiorno a pranzare da soli in riva all’oceano. I pasti sono organizzati con colazione e pranzo a buffet, mentre la sera si gusta il menu predisposto dagli chef. Due volte a settimana ci saranno il buffet maldiviano (meraviglioso) ed il barbecue sulla spiaggia (devastante per dosi e varietà delle carni). La sera (meteo permettendo) si cena sulla terrazza in riva all’oceano. Il buffet è un vero punto dolente per chiunque abbia ambizioni di mantenimento del proprio peso forma. Troverete sempre due o tre alternative di pasta, riso, almeno tre o quattro secondi piatti, contorni innumerevoli e dolci.
Capitolo a parte per i dolci. Immaginate la più sfiziosa pasticceria della vostra città e trasferitela alle Maldive, avrete così una vaga idea della ricchezza del tavolo dei dolci; troverete almeno tre o quattro scelte diverse, con creme, salse e quant’altro possa attentare alla vostra linea in modo radicale ed irrimediabile. Nessuna possibilità di resistere a queste leccornie, considerando poi che gli chef sono a vostra disposizione per prepararvi qualsiasi piatto (nei limiti del possibile) senza alcun sovrapprezzo. Bar, sala internet e banco dell’accettazione sono raggruppati di fronte al pontile principale, ma la frequentazione era assolutamente scarsa.
Over Water.
Il tripudio del confort. Gli Over Water del Nika sono le strutture abitative più belle mai viste alle Maldive. Immaginate dall’esterno delle semplicissime capanne con tetto di paglia, ma una volta aperta la porta vi ritroverete in una cabina di una nave di lusso, con tutti i confort del caso (TV lcd, stereo, aria condizionata, pale al soffitto) e una vista mozzafiato sull’oceano. Tutti gli OW sono in legno, dal pavimento al tetto, la cura del dettaglio è maniacale, ma quello che vi lascerà senza fiato è la vista di cui godrete.
La calma che avete apprezzato nei vostri beach bungalow è moltiplicata per dieci sugli Over Water, le strutture sono molto distanti dall’isola e quindi non vi arriverà nessun suono, solo lo sciabordio delle onde contro le palafitte. L’effetto di trovarsi su una nave è reale ed è ulteriormente amplificato dal dondolio del pavimento sotto i vostri passi. Nessuna esperienza precedente è paragonabile al soggiorno negli OW del Nika per intensità delle sensazioni, facilità di accesso al reef, comodità e sensazione di sentirsi “coccolati”.
Diving.
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Marcello Carbonara. Due nomi per un risultato di eccellenza. Un diving piccolo, ma perfettamente gestito. Abbiamo trovato in questo diving oltre che un amico ed una persona eccezionale, anche un livello di servizio notevole. Abbiamo conseguito il brevetto Open Water sotto l’attentissima supervisione di Marcello che ci ha guidati passo per passo durante la scoperta del meraviglioso mondo delle immersioni. I materiali offerti dal centro sono di ottimo livello e le immersioni proposte davvero spettacolari.
Marcello è di una simpatia strepitosa ed inoltre può vantare un’esperienza ventennale alle Maldive. Quando si dice che al Nika non c’è animazione non si è del tutto onesti, Marcello, È l’animazione, vi basterà invitarlo al vostro tavolo per una cena per finire soffocati dalle risate dopo dieci minuti. Questo personaggio è un’autentica enciclopedia del sapere subacqueo, amico ed allievo di Enzo Maiorca e di Umberto Pellizzari, vi condurrà nel mondo sommerso con uno stile del tutto “personale”. Vi dico solo che sentirlo parlare in siciliano mentre gesticolava in inglese (non chiedetemi come potesse riuscirci) con dei giapponesi, ha rappresentato una delle scene più comiche a cui abbia mai assistito.
House Reef.
Meraviglioso. Ricchissimo di vita e brulicante di coralli, di un’accessibilità incredibile, vi basterà scendere in acqua e nuotare, per raggiungere la barriera in dieci secondi.
Regge a meraviglia il confronto con Madoogali dal punto di vista dei coralli, forse inferiore come ricchezza di vita, la surclassa per facilità di accesso.
Escursione con giornata a Madoogali.
Come regalo di nozze della dolcissima Serena (Sery) abbiamo trascorso un giorno ed una notte a Madoogali. Il confronto con il Nika è improponibile, le due isole non potrebbero essere più diverse come filosofia di gestione. Madoogali è ricchissima di vegetazione e di milanesi, ha un reef meraviglioso, ma poco accessibile (i passaggi comodi sono due); una gestione improntata al “villaggio” più che al resort, con tutto quello che ne consegue; attività organizzate, agenda fitta di impegni e molta partecipazione dello staff alla vostra vacanza. Su quest’isola abbiamo incontrato lo staff migliore di tutte le Maldive, oltre ai nostri amici Lele e Roxy, ci sono Laura, Yanara, Stefano, Pete e tanti altri che vi faranno letteralmente sentire in famiglia. Qui quasi tutti si conoscono perché sono repeaters o perché vengono dalla stessa città. Il diving è incomparabile con qualsiasi altro visto alle Maldive, per efficienza, professionalità, dotazione di personale e di attrezzature. Madoogali è un vero gioiellino, perfettamente gestita e curatissima, con delle spiccate peculiarità ed un contorno naturale di primissimo livello.
Escursione con Giornata a Gangehi.
Abbiamo approfittato della flessibilità delle escursioni del Nika per fare un salto a Gangehi a salutare Monica.
Monica è una delle manager con maggior esperienza di Maldive, era presente quando il fenomeno turistico è esploso ed è una biblioteca di informazioni per il curioso, oltre ad avere una classe unica è di una gentilezza squisita.
Gangehi è un’isola molto piccola e ricchissima di vegetazione, i camminamenti che attraversano l’isola sono tutti in legno e gli Over Water sono molto belli. L’isola è curatissima in ogni dettaglio, ma purtroppo paga lo scotto dei muretti di contenimento che proteggono le spiagge. Il ristorante sfoggia un acquario imponente ed una vista meravigliosa sull’oceano. Il servizio è di primissimo livello.
Ritorno.
Il dramma. Per chi non ha mai trascorso due settimane alle Maldive risulterà incomprensibile lo strazio che si prova a dover lasciare quel paradiso. Si parte comunque completamente soddisfatti della vacanza, sicuramente annoverabile tra le più belle della nostra vita.
