Snorkelling alle Maldive
cosa fare in caso di ... 

La sezione della subacquea di www.tuttomaldive.it
in collaborazione con Marta Giannini

Quando si svolge un’attività è bene essere informati su come risolvere piccoli inconvenienti e problemi che possono presentarsi, facendo prevenzione per evitarli.

Crampi. 
Può capitare che sopraggiungano i crampi, in genere alla pianta del piede e a volte ai polpacci. Possono essere causati da pinne troppo strette, da freddo o affaticamento. Quest’ ultima in genere è la causa più frequente, poiché lo snorkelling si fa in vacanza, quindi poche settimane all’anno. Occorre fermarsi e prendere la punta della pinna, tirarla verso di sé in modo che la gamba si stenda e si allunghino i muscoli. Ci si può far aiutare in questa semplice operazione e in breve tempo passa tutto. Suggerisco di cambiare lo stile della pinneggiata, in modo da evitare che si ripresentino. Un altro consiglio è quello di integrare la propria dieta con cibi ricchi di potassio e magnesio. 

Mal di mare. 
A volte si è a conoscenza di soffrire il mal di mare. Per prevenirlo si comincia a tavola, facendo una colazione leggera, con alimenti asciutti, cibi salati, evitando i dolci e le bevande zuccherate, rimandando i succhi di frutta al rientro dall’escursione. In barca è bene rimanere sempre all’aria, se è possibile è meglio stare al centro, sdraiati oppure concentrati a tenere lo sguardo sulla linea dell’orizzonte. Ci sono farmaci, cerotti, polsini che possono essere d’aiuto. Nel caso in cui il mal di mare sopraggiunga all’improvviso, in genere viene il vomito. Ricordarsi di vomitare in mare, spostandosi sottovento. Si comincia così a stare un po’ meglio e, se si entra in acqua, di solito passa completamente.

Affanno. 
A volte, soprattutto quando si fa snorkelling da soli, si può entrare in affanno. In genere è causato da un eccessivo sforzo, come il nuoto controcorrente, oppure da una respirazione superficiale oppure da stress, derivato dall’apprensione all’intraprendere una nuova attività. Ci si sente affaticati, quindi la soluzione migliore è di fermarsi e ridurre i movimenti. Se si indossa il giubbetto è meglio, così non c’è bisogno di nuotare per galleggiare. Bisogna respirare lentamente per tornare ad una condizione di tranquillità e quando si riprende è meglio tenere un ritmo più lento. Quando si fa snorkelling guidato, i gruppi sono formati in base al livello di esperienza e di allenamento di ognuno, il ritmo di pinneggiata è scelto in base a tanti fattori, quindi è meno probabile entrare in affanno. Tuttavia, se capita, è bene avvisare subito la guida, che si avvicina e offre la boa galleggiante per appoggiarsi e riposare.

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