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marzo 2006 By Micaela
Recensione viaggio marzo ’06 al White Sands resort & spa isola di DHIDHOOFINOLHU
Sono stata al White sands resort & spa ai primi di marzo 2006 e voglio proporvi una mia dettagliata recensione di questo hotel maldiviano. Partivo dopo aver letto tanti e tali divergenti commenti che mi sento ora in dovere di fare un’analisi che possa essere utile a chi ha intenzione di partire per questa destinazione.
Premetto che sono partita con i miei due bimbi piccoli (2-4 anni) e quindi considero la vacanza sotto l’ottica della famiglia con prole.
LA STRUTTURA - Dico subito che l’isola è splendida: non si tratta di un’oasi grande come un campo da calcio, ma è un isolotto lungo circa due chilometri e largo nel punto massimo 120 metri, mediamente 60/70
metri (vedi foto
mappa). Di tutto questo un terzo (la parte sud, meno bella) è riservato alle residenze del personale e agli impianti tecnologici. 141 le camere animate da italiani (la comunità più numerosa), francesi, inglesi e russi.
La temperatura è sempre tra i 28 e i 32 gradi, mai di più o di meno anche quando piove. Caldo umido però che porta a doversi continuamente dissetare o ricorrere alla preziosissima aria condizionata.
Ciò che colpisce è l’estrema pulizia dell’ambiente: tutta l’isola è ricoperta di palme, cespugli ed alberi d‘alto fusto che sorgono da un terreno costituito di sabbia chiarissima da cui deriva il nome della location. Le foglie non fanno in tempo a cadere che quotidianamente vengono eliminate da un esercito di spazzini indiani che con piccoli scopini raccolgono tutte le fronde secche. E’ così sempre possibile girare ovunque totalmente scalzi in mezzo al verde. Avevo anche letto che seppellivano i rifiuti: in effetti il personale ramazza foglie ed anche le alghe dalla laguna per renderla più gradevole e poi le mette in fosse scavate tra gli alberi, ma questo serve per concimare il terreno sabbioso che altrimenti sarebbe privo di azoto. La vegetazione è rigogliosa un po’ ovunque anche se la parte meridionale dell’isola è molto più lussureggiante e verde, mentre a nord le palme sono più rade e difese coi denti dalla corrosione del mare che avanza ed obbliga ad un quotidiano ripascimento dell’arenile.
Nell’isola è stabilito un orario proprio (un’ora in più rispetto a Malè) che porta la differenza con l’Italia a +5 e permette di non dover avere il tramonto già intorno alle 18. La copertura dei cellulari è perfetta (5 tacche) grazie ad un ripetitore nascosto in mezzo all’isola tra le alte palme. Oltre ai ristoranti ed ai bar ci sono il centro benessere, una gioielleria e 3 negozietti per biscotti, magliette e ricordini. In tutta l’isola c’è il divieto al personale di far correre contante, si firma per ogni cosa lasciando il numero di camera e si regola il tutto alla fine in dollari (a proposito attenzione ad effettuare accurati controlli ai resoconti)
IL MARE - Innanzitutto l’isola ha sui lati lunghi due “mari” totalmente diversi: dalla parte verso est dove il sole sorge la mattina, c’è una barriera corallina distante da riva 500 metri che crea una laguna ampissima con l’acqua che arriva al massimo al bacino con l’alta marea (al polpaccio in
bassa).
La spiaggia qui è larga solo 4 metri con la vegetazione che arriva quasi a lambire l’acqua: davvero non servono ombrelloni, si rimane sempre all’ombra di palme e cespugli. Davvero l’ideale per chi ha bimbi piccoli liberi di sguazzare senza alcun minimo rischio e poi di giocare all’ombra. In questa laguna ci sono milioni di pesciolini coloratissimi (che si lasciano anche toccare: d’obbligo maschera e pinne)
ed ogni tanto si vede pure qualche innocuo
squaletto e razza. Non per nulla i 4/5 delle camere fanno riferimento a questo lato dell’isola.
Dalla parte verso ovest l’acqua diventa più rapidamente profonda, la spiaggia vera e propria è larga 15/20 metri ed è il lato verso cui attraccano barche ed idrovolanti. Qui l’acqua è un po’ più sporchina invasa da alghe galleggianti, anche se comunque rimane iper trasparente. La spiaggia certo è più larga ma siamo all’equatore e quasi nessuno vuol rimanere sotto il solleone, men che meno possono starci dei bimbi.
Ci sono poi suggestive lingue di sabbia a nord che possono essere raggiunte a piedi camminando in mezzo all’acqua.
L’aspetto negativo riguarda gli amanti delle immersioni: il reef è molto lontano (almeno mezzo chilometro) e ci si può andare con un’escursione gratuita di un‘ora o per mezza giornata a pagamento (40 dollari). E’ insomma più un mare per bimbi che non da sub.
L’ALLOGGIO – Le tipologie di sistemazione sono 3 di cui una sull’acqua e le restanti sulla terraferma. Ci sono innanzitutto gli “Over Water” piccoli casottini dotati di ogni confort -Tv compresa- situati nel mezzo della splendida laguna e collegati a terra con un lunghissimo pontile. Lo svantaggio di questi è che per fare due passi su vera terra e quindi anche solo per stare sul bagnasciuga occorre percorrere almeno 300 metri su un pontile che dalle 10 alle 16 scotta come una graticola. Gli utenti dei bungalows sull’acqua mangiano nel ristorante situato in mezzo al mare (il Vilu Mathi Restaurant a metà tra palafitte e spiaggia) e, volendo, possono anche optare senza alcun supplemento per il Kaana Kotari, ristorante sulla terraferma.
Sull’isola vera e propria ci sono invece i
Beach Cottage e le Island room. I primi sono a nord, vicini alla reception, sono più grandini e sono grandi casette in legno
suddivise in due metà per altrettante famiglie. Le
Island Room
- in muratura- sono invece giusto a metà dell’isola, quindi in posizione più strategica in quanto molto vicine al ristorante (l’unico vero “impegno” quotidiano dell’isola), ai bar ed al dive center. Sono casette costituite da una o due stanze (le family room queste ultime) con a parte il suggestivo bagno maldiviano a cielo parzialmente aperto. Le camere sulla terraferma (sia BC che IR) sono allestite in maniera assai semplice: una verandina esterna e dentro come lussi solo frigobar ed aria condizionata. Ciò che colpisce è l’assenza della TV da noi oramai presente anche nelle pensioncine di quart’ordine. Però anche qui la pulizia regna sovrana e l’unico inconveniente rispetto agli OW è la presenza di diversi insettini (lucertoline e grossi formiconi). Chi dorme sulla terraferma mangia al Kaana Kotari e se desidera variare andando al Vilu Mathi deve pagare un supplemento di 12 dollari a persona/pasto.
I costi sono comunque molto più rilevanti per gli OW, certamente suggestivi, ma vi garantisco assai
poco pratici: ogni volta che dalla spiaggia si deve tornare in camera ci si deve sobbarcare un lungo tour ed i pochi lettini presenti sulla
spiaggia dove sbarca il pontile
sono letteralmente presi d’assalto dagli utenti degli OW che altrimenti dovrebbero prendere il sole sobbarcandosi altra distanza: lì la spiaggia da un pò l’effetto Rimini.
Tra i BC e le IR i primi costano un 20% in più e quanto a servizi sono praticamente identici. Onestamente consiglio di optare per la soluzione meno dispendiosa: non si vedrà il mare dalla
finestra (da quelle delle IR è celato solo da 20 metri di verdissimi cespugli) ma sono ben più pratiche. Tra l’altro ogni IR -che sono sul lato est- ha a disposizione due lettini privati che si possono liberamente spostare (anche dentro l’acqua della laguna...) nel tratto di spiaggia di propria pertinenza. Diciamo che le camere sono abbastanza rade ed ogni nucleo famigliare ha a propria disposizione un tratto di spiaggia di almeno 30 metri e se si vuole si può anche optare per il lato verso cui la propria camera non è rivolta trovando SEMPRE una zona deserta.
IL VITTO – Partendo dall’Italia eravamo spaventatissimi leggendo i resoconti di chi vi era stato! I ristoranti come detto sono due, con quello in mezzo alla laguna qualitativamente un po’ migliore.
Noi facevamo riferimento al KK: la cucina è internazionale nel senso che ogni giorno/sera vengono proposti menu di cucina o italiana o cinese o francese, ecc. Ovvio che se uno si aspetta tutte le sere pastasciutta rimane deluso (per i bimbi la fanno comunque sempre), ma tra le varie portare tutte
a buffet e mai meno di 10, se ne trovano sempre perlomeno 3/4 anche nelle serate più insidiose (tipo quella di cucina indiana) che sono deliziose. E poi c’è sempre il buffet di dolci che soddisfa ogni palato. Caratteristico il pavimento di sabbia, però avrei preferito un pavimento classifico: non so come possano pulire la sabbia dalle parti di cibo che cadono a terra. Il voto che si può assegnare nel complesso è un 7.
I trattamenti previsti sono di Pensione Completa od All-Inclusive. Il cibo è identico per entrambi la differenza riguarda solo i beveraggi. Nella PC è compresa solo una bevanda a testa (0,75 cc d’acqua o 0,33 cc di coca cola/fanta) ed il resto si paga a parte (4$ un’aranciata, 5$ una bottiglia d’acqua). Da rifuggire l’AI (45$ in più a persona/giorno) che è quasi una presa in giro: si pagano comunque le consumazioni del frigo nella stanza, se consumi qualcosa nei bar dopo mezzanotte la paghi comunque a parte, non sono compresi gli sport -canoa, vela, ecc.-
Chi vuole poi può pranzare al Pizza Corner o al Sunset Restaurant (un ristorantino in cui i tavoli sono sulla battigia e alle 19,15 si ammirava il tramonto): in questo caso si ordina ‘a la carte’ e il conto finale viene scontato del 25% per non aver usufruito dei servizi del proprio ristorante di riferimento (anche per gli AI).
ATTIVITA’, ANIMAZIONE E DIVERSIVI – Il nulla. E non so se sia uno svantaggio: è infatti la classica isoletta che serve per riposarsi davvero. Non un giornale, non una notizia, si è veramente in totale relax e fuori dal mondo. L’animazione è praticamente inesistente. Il numerosissimo personale (anche se la loro produttività è un decimo di quella di un nostrano impiegato comunale), ti saluta sempre cordialmente in maniera naturale e certamente non forzata.
Gli sport
(si pagano tutti a parte) sono tennis, windsurf, canoa, ed un attrezzato centro sub.
DETTAGLI – All’isola da Malè si può arrivare con idrovolante o barca veloce. Per coprire i 100 km di distanza il tragitto aereo dura 25 minuti e quello navale 2,5 ore. Noi abbiamo preso la barca: all’andata col mare calmo è stato una vera e propria delizia, passando in mezzo ai delfini, vicino a tante isolette, di fianco a panfili e barriere coralline. Al ritorno invece pioveva ed il mare era un po’ mosso e alla partenza l’equipaggio distribuiva sacchettini contro il mal di mare che da qualcuno sono stati poi molto utilizzati...
CONCLUDENDO – Il resort dal punto di vista naturalistico è splendido ed è PERFETTO per famiglie con bimbi piccoli. Non è nemmeno un’isola piccolissima di quelle che possano dare l’idea della dolce galera. La laguna è splendida ma per chi ama le immersioni e le barriere coralline non è certamente l’isola giusta. Non è nemmeno l’ideale per i compagnoni, per quelli cioè che amano stare in gruppi e/o fare baldoria. Optimum invece per gli amanti della natura, per chi desidera veramente staccare la spina dal lavoro e starsene tranquillo, per la coppia in viaggio di nozze che vuole riprendersi dopo lo stress dei preparativi di nozze.
Il tipo di vacanza è “americana” (pochi optional compresi nel pacchetto base ma tutti gli extra con il prezzo sempre chiaramente espresso) e non certo “tedesca” (che amano avere tutto compreso nella spesa già effettuata in patria): comunque sono davvero pochi coloro che se saranno delusi da quest’isola!
Micaela
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