|
luglio 2003 by
Ursula&Fabio
Difficile
pensare che non sia un sogno…
Già all’arrivo all’aeroporto mi sembrava di essere giunta direttamente
in paradiso. In realtà ero atterrata in uno dei luoghi a mio avviso più
belli del pianeta: le Maldive. Nonostante il lungo viaggio in aereo fosso già
stato abbastanza pesante, sapevo già cosa mi aspettava: un altro bel
viaggetto di tre ore e mezza in barca veloce (…) per arrivare nel vero e
proprio luogo di vacanza: l’isola Holiday Island-Dhiffushi, nell’atollo
di Ari sud. Ma niente avrebbe scalfito la mia felicità: dopotutto stavo per
incominciare due settimane bellissime, in compagnia del mio amorino Fabio,
dunque di buon grado sono salita sul barcone. Per fortuna il tempo era
bello, per cui sono potuta stare per un po’ all’esterno ad ammirare il
mare stupendo che scorreva e le isolette che mano a mano ci lasciavamo alle
spalle. Durante il viaggio, intanto, alcune persone facenti parte dello
staff di animazione e di quello specializzato Il Ventaglio ci hanno spiegato
alcune cose utili per il soggiorno, compresa la prima fregatura: il reef a
Dhiffushi è lontano e il servizio di snorkeling è solo a pagamento. In
realtà, ero già venuta a conoscenza di questi “piccoli particolari”
attraverso il sito e i suoi racconti di viaggio, ma sul catalogo non era
specificato niente di tutto ciò. In compenso, sui voucher era scritto.
Peccato che a quel punto la vacanza sia già stata prenotata e, soprattutto,
pagata…
Comunque, arrivati sull’isola, abbiamo percorso tutto il lungo
pontile (sarà circa 300 m) e siamo arrivati al main bar, dove ci aspettava un
cocktail di benvenuto e un’accoglienza simpatica da parte degli animatori.
Ma tutta la mia
attenzione era rivolta a ciò che mi si parava davanti agli occhi: uno spettacolo
naturale da lasciare senza fiato, che voglio condividere con chiunque stia
leggendo il mio racconto. Dopo il
cocktail, siamo stati accompagnati al nostro bungalow: veramente carino,
anche se non era una costruzione tipica maldiviana. Comunque, letto gigante, anche se
formato da due letti che ogni tanto ci facevano tribolare perché si
aprivano nel mezzo, aria condizionata, ventilatore a pale, TV satellitare,
anche se si vedeva un solo canale italiano saltuariamente, vasca e doccia
carinissima all’aperto su un cortiletto. La porta sul retro dava su una
fitta vegetazione, passando sotto la quale si arrivava direttamente sulla
spiaggia. Il primo impatto è veramente forte: acqua azzurra cristallina,
quasi da sembrare finta, sabbia bianca, palme. Un mix mozzafiato. E allora,
il primo costume che troviamo e via…il primo bagno. Ci sembrava di
essere in paradiso, anche perché l’acqua è calda da non crederci. Dopo
il racconto dettagliato delle prime emozioni, che per me sono state
fortissime, anche perché le stavo condividendo con il mio Fabio, adesso
vorrei fare un riassunto delle cose che possono risultare utili per i vostri
viaggi futuri. Il
ristorante è a buffet a colazione, a pranzo e a cena. Non male il cibo, ma
neanche di qualità ottima. Più che altro, scarsa la frutta (ananas
onnipresente e saltuariamente arance, papaia e frutto della passione,
cocomeri finti senza sapore). Pur offrendo Il
Ventaglio una formula all-inclusive, in realtà non sono comprese bevande
alcoliche, tranne la birra alla spina, succhi di frutta fresca, caffè
espressi e cappuccini (assurdo in un villaggio italiano), e oltretutto
queste cose avevano veramente un prezzo assurdo: 3,5 $ un caffè espresso,
non oso pensare un cappuccino o un superalcolico… Inoltre, a colazione si
può bere latte, caffè americano, succhi di frutta confezionati ma non,
attenzione, della semplice acqua, per avere la quale ci è stata chiesta la
modica cifra di 3 $! Tralasciando questi piccoli particolari (contando che
abbiamo viaggiato con Il Ventaglio proprio per avere sicura qualità), passo
alla vita quotidiana. Come detto, i bungalow danno tutti sul mare, solo che
da una parte c’è la barriera, e dunque il mare è più calmo, cristallino
e trasparente, mentre dall’altra, ovviamente quella che è capitata a noi
(camera 104), il mare è aperto ed è più torbido e alto, oltretutto è
anche dalla parte del pontile e quindi si ha anche la vista panoramica
rovinata. Anche la sabbia è migliore dall’altra parte: più fine e
pulita, perché dalla nostra parte era più selvaggio, anche come
vegetazione. La vista migliore era quella che si aveva nelle camere vicine
al beach bar, dove c’era una lingua di sabbia e di fronte un’altra
isoletta, che a prima vista sembra disabitata, così come tutte le isole
maldiviana, in quanto i bungalows non sono a vista sulla spiaggia ma immersi
nella vegetazione. Poiché ci sembrava assurdo pagare ben 24$ ogni volta che
volevamo fare snorkeling, in quanto ho già detto che era possibile solo
questa alternativa, io e Fabio abbiamo optato per le gite marine solitarie
alla barriera corallina abbastanza lontana e non eccezionale, ma questo
dovuto anche al disastro ecologico di qualche anno fa che ha distrutto, con
l’innalzamento della temperatura dell’acqua, gran parte di essa.
Comunque, solo noi due ci siamo avventurati lontano, forse perché gli altri
erano scoraggiati dalla lunga nuotata o dalla corrente a volte molto forte
(da nuotare un quarto d’ora e rimanere fermi nello stesso punto!!), a
volte anche fino quasi alle enormi onde dopo le quali si passava al di là
della barriera. Non abbiamo mai osato, però, andare al di là, sarebbe
stato veramente pericoloso… Nonostante ciò, il fatto di
essere sempre soli a fare queste lunghe nuotate mi faceva sentire quasi come
se io e Fabio fossimo su un’isola deserta dove tutto ci apparteneva, e
dopotutto siamo riusciti a vedere parecchi bellissimi pesci, tra cui una
trigone gigante a praticamente un metro di distanza (la trigone è simile
alla manta) e un bellissimo pesciolino piccolo piccolo giallo limone con i
pois neri detto pesce scatola. Catturati da
tali bellezze sottomarine, e rifiutandoci di pagare una cifra esagerata per
fare snorkeling, abbiamo deciso (anzi, Fabio ha deciso e mi ha
convinta) di fare il brevetto di sub: che figata! Sono riuscita a vedere, a
12 metri, una tartaruga bellissima e dei fondali meravigliosi che sembravano
infiniti in profondità e in ampiezza ricoperti di corallo e di pesci.
Peccato che il giorno delle immersioni ci fosse brutto tempo e che quindi i
colori fossero ovattati… Simpatici quelli dello staff VentaDiving, un
po’ caro il corso (250$), ma ne è valsa la pena. Qui di fianco siamo io e
Fabio con il nostro istruttore Guido, un finto marpione simpaticissimo di
Monza. Tutte queste attività non ci hanno impedito di passare delle ore di
relax al sole o fingendo di essere delle star del cinema o la sirenetta e il
re del mare (perché dare a Fabio della sirenetta sarebbe un po’
troppo!!!!) e facendo foto artistiche che ritraevano noi e il fantastico
paesaggio: Concludo
dicendo che le attività acquatiche erano tutte a pagamento, e che
pagamento, e che anche le escursioni avevano prezzi veramente da non
credere, ma se volete ulteriori in formazioni circa i disservizi, leggete la
mia lettera di lamentele che ho provveduto a spedire al Ventaglio e che
spero gli amici del sito mi abbiano pubblicato. Questo perché non voglio
rovinare la bellissima atmosfera che fino adesso vi ho descritto con delle
recriminazioni.
Consiglio:
Andare alle Maldive con il proprio uomo, sia esso fidanzato, convivente,
marito o chiunque altro, permette di condividere un’esperienza
irripetibile che unisce sotto tanti punti di vista. Da provare!!!!
Ursula&Fabio
|
|