Paradise island Febbraio 2001 
by Fiammetta e Marco

MALDIVE
12-20 Febbraio 2001

RELAZIONE di viaggio

Esiste una piena e totale rispondenza tra come qualcuno ha cercato di descrivere il paradiso terrestre e quello che si scopre alle Maldive.

Lo stupore inizia quando dopo circa 8 ore di aereo l'hostess vi sveglia per la colazione ed ancora assonnati buttate un occhio distrattamente dal finestrino.
Nessuna foto e nessun catalogo, niente ma proprio niente, vi prepara allo spettacolo di questi atolli turchesi o bianchissimi che interrompono il blu del mare.

E siete solo all'inizio!

All'aeroporto non c'è, credo, termine più adatto: voi siete "merce da smistare".

I "local manager" dei vari tour operator, si aiutano con cartelli o con nomi lanciati nell'aria, e radunano ciascuno il proprio gruzzolo di turisti, da spedire ai vari atolli.

Sotto una luce accecante, e qualcuno ancora con indosso una bella maglia di lana e pantaloni twidd (portatevi il cambio per alleggerirvi in aereo!), questi bravi operatori turistici, cercano di capire chi siete e soprattutto se siete o no di loro competenza per potervi spedire dove vi destinano alcuni fogli scarabocchiati che maneggiano (Ordine di grandezza: un foglio equivale quasi ad una barcata di turisti).

Per voi su sedia il loro compito è facilitato! Vi riconoscono subito tra mille e vi vengono immediatamente incontro.."..state bene? Avete bisogno di acqua? Avete bisogno di riposo?..potete prendere la barca subito o preferite aspettare? …e così via.

Magari se potete, chiarite subito che, "state, è vero, su una sedia, …ma scoppiate di salute!". Vi eviterà in futuro domande anche più "ospedaliere", ovviamente risparmiate ai turisti a gambe!

Se poi viaggiate con la vostra fidanzata, abituatevi a vedervela immancabilmente classificata come….vostra sorella.
Per cui, anche qui, forzate magari una vostra intrinseca riservatezza e fatele in pubblico qualche smanceria ... niente di estremo, ovvio, ma qualcosa che corregga l'immagine di una sorella! 
Vi risparmierete di vedervela abbordare da gruppi di ragazzi pieni di buona volontà.

Noi siamo stati fortunati, perché il resident manager del tour operator Cormorano ci ha accolti e fatti sentire subito a nostro agio ... e poi si è capito il perché di tanta, come dire, adeguatezza alla situazione!
Questo resident manager, ha un amico su sedia e conosce benissimo cosa comporta e soprattutto come porsi ... cioè esattamente come con ogni altro turista a gambe.

Isole Maldive Paradise island resort isola di Lankan Finolhu by Fiammetta&Marco 
 


Reception Paradise Island

 

 

 


Isole Maldive Paradise island resort isola di Lankan Finolhu by Fiammetta&Marco 
Ingresso camera Paradise Island  

Ma sono stati altri i veri regali che Marcello ci ha fatto trovare:

1. Le rampe di legno che aveva espressamente fatto posizionare davanti ai due ingressi del Bungalow, e che hanno regalato a Marco l'autonomia di girare come, quando e dove voleva. (difatti il resto del resort "Paradise Islands" è completamente accessibile).

 

 

Isole Maldive Paradise island resort isola di Lankan Finolhu by Fiammetta&Marco      Isole Maldive Paradise island resort isola di Lankan Finolhu by Fiammetta&Marco

Ingresso camera Paradise Island  

   
 
Isole Maldive Paradise island resort isola di Lankan Finolhu by Fiammetta&Marco 

2. E dopo le rampe.."Socca", l'indigeno che per una settimana è stato l'inseparabile ombra di Marco.
Socca non spiccicava una parola di Inglese e, per la verità, non spiccicava proprio parola in nessuna lingua nota al genere umano ... ma aveva una sensibilità ed una comprensione intuitiva di quando ci serviva il suo aiuto.


  

Isole Maldive Paradise island resort isola di Lankan Finolhu by Fiammetta&Marco 
Spuntava dai cespugli e dalla vegetazione tra il bungalow e la spiaggia, quando Marco cominciava a pensare di voler fare un bagno.
Aiutava Marco ad entrare in acqua, trascinando la sedia da bagno fin dentro l'acqua e tornava solo quando con un braccio alzato si segnalava il desiderio di uscire dall'acqua.

Isole Maldive Paradise island resort isola di Lankan Finolhu by Fiammetta&Marco 

 

Di solito svolgeva nel villaggio mansioni di giardiniere ma, per venire incontro alle nostre richieste, grazie alla trattativa condotta dal resident manager della Cormorano con il general manager del resort, per quella settimana era stato destinato al nostro servizio.

 

Isole Maldive Paradise island resort isola di Lankan Finolhu by Fiammetta&Marco

   Le piante di "Socca"

Quando giravamo per il giardino, ci indicava orgoglioso le piante e da come si illuminava quando passavamo davanti ad enormi piante di banano, abbiamo capito che quelle erano proprio "le sue" piante, quelle che curava lui personalmente e di cui accarezzava le foglie, quando ce le mostrava.

 
Del bagno purtroppo non ho riportato foto, pertanto mi limito a descriverne i requisiti principali:
  · Ampio
  · Sotto il lavandino, spazio libero con profondità maggiore di 45 cm
  · Accanto alla tezza più di 60 cm per affiancare la sedia
  · No maniglioni
  · Vasca da bagno
  · Doccia all'aperto con piatto ribassato di 2 cm rispetto al pavimento, accessibile tramite piano mattonato
  · Doccetta con lungo flessibile.

 

Isole Maldive Paradise island resort isola di Lankan Finolhu by Fiammetta&Marco

Non ho parole per descrivere il mare e la ricchezza di colori che esplodono negli occhi quando ci si tuffa! Auguro ad ognuno la possibilità di scoprirlo di persona.

 

 

 

 

Isole Maldive Paradise island resort isola di Lankan Finolhu by Fiammetta&Marco    Isole Maldive Paradise island resort isola di Lankan Finolhu by Fiammetta&Marco 

Qui desidero fornire indicazioni che spero utili al viaggiatore su ruote, per accedere e apprezzare in pieno una vacanza in paradiso.
Il caso ha voluto che l'istruttore di immersioni del Resort (e devo dire, solo per dovere di cronaca, bellissimo), fosse Italiano e soprattutto avesse un brevetto che gli consentiva di insegnare anche a disabili.
Unico obbligo, la compilazione di un questionario; tre pagine di fittissime domande che, con discrezione, cercavano di scoprire anche il più minimo trascorso di salute.

 Avete avuto  traumi toracici?

SI/NO

 Avete avuto  pneumotorace

SI/NO

 Traumi dorsali? 

SI/NO

 Complicazioni polmonari?

SI/NO

 Difetti di stabilità?

SI/NO

Io dopo un minuto, avevo terminato il mio, con il NO barrato praticamente a tutto (faceva eccezione il SI all'otite infantile).
Marco solo dopo 15 minuti, aveva finalmente posto l'ultimo SI (a lui faceva eccezione il NO all'otite infantile).

E così, si è potuto scordare di fare le immersioni ... ed io con lui ... per simpatia ... e perché le immersioni in fondo non mi interessano per niente!

A me basta e avanza fare la cosiddetta "papera a galla", ora meglio conosciuto come snorkelling.

Inutile sottolineare che Marco, a quel punto, voleva un nuovo questionario…ma l'istruttore non è mica scemo, e poi a me quell'approccio così severo piaceva tantissimo, anche se ovviamente ho evitato di comunicarlo al mio amato bene che in quel momento non era esattamente di umore festoso.

Il primo giro sulla barriera lo abbiamo fatto insieme all'istruttore.
Ha dato a Marco un paio di consigli su come muoversi e come ottenere certi effetti in acqua e dopo un minuto, in verità, eravamo autonomi dal punto di vista dell'approccio allo stile!

Così gli altri giri li abbiamo fatti senza bisogno di istruttore o guida, stando comunque attenti a non perdere di vista mai la spiaggia ed il pontile.
La barriera lì è proprio a 40 metri di fronte alla spiaggia … e se pensate che vi possa venire a noia ... scordatevelo!

Riconoscerete ogni scoglio ...ma ogni volta è popolata da frotte di pesci diversi ed in qualche modo, non si ripete mai!
Di squali (piccoli, altrimenti, per quanto mi riguarda, gli indigeni avrebbero assistito ad una esibizione femminile del Cristo sulle acque) si possono intravederne le sagome, un po' più in profondità. Può capitare! Ma è più facile incontrare a ½ acqua un barracuda (anche qui piccolo, sempre per il motivo di cui sopra) e qualche razza (queste, per la verità, belle grandi).

Di solito non sono una fifona, ma lì non è il mare del Circeo ... ed io ho un approccio rispettoso. Guardo ma non tocco! Ho ben chiaro come diventa una mano quando tocca un "corallo di fuoco" e soprattutto come diventa il sedere di chi ci si siede sopra (e meglio di me ve lo potrebbe raccontare una mia cara amica) … e non desidero provare quella esperienza!

Unica osservazione: quando le gambe vi sono ormai una inutile appendice che vi trascinate dietro, lasciatevi le ciabattine, così ve le tengono a galla, e vi danno un buon assetto in acqua, corredatevi di un galleggiante, da legare alla cinta e da utilizzare se vi stancate (e cercate di non perdervelo), e poi ... godetevi lo spettacolo.

Per chi vi guarda da fuori, il vostro assomiglia allo stile di alcuni pesci locali ... che si muovono lenti a pelo d'acqua.

In qualsiasi albergo o villaggio andiate, preparatevi, dopo il primo giorno, a vedervelo popolato di gente dal colorito acceso ... per non dire arrostita.

Ancora esiste il tipo "io non ho bisogno di niente! Ho una pelle dura io ", che ovviamente il primo giorno  si rovina e passa il resto della settimana con le piaghe, evita la spiaggia, e commenta "che vacanza di merda" (ovviamente in varie lingue)!

Costui non partecipa a nulla! Per lui solo noia e dolore! E mi dispiace dover ammettere che erano molti gli Italiani così…i tedeschi, almeno, soffrivano in silenzio.

Se siete così, risparmiate i soldi e non partite.
Se siete così non conoscerete nulla di cosa vi potete godere da un catamarano in un bel giro al largo, o la soddisfazione di qualche pesce (stupido perché si è fatto pescare da voi) che vi rimane attaccato all'amo nella pesca notturna.

Mentre voi, da una sedia, anche se malvolentieri, unto con ogni tipo di crema (protettiva, idratante, dopo sole o altro) avrete certo una bella rottura di scatole ... ma accederete a tutto e proprio a tutto! Insomma, l'unico vero vincolo è salvare la pelle.
 Isole Maldive Paradise island resort isola di Lankan Finolhu by Fiammetta&Marco 

La sera della pesca, un'aragosta è rimasta impigliata (non chiedetemi come, l'indigeno della barca ancora ride) nell'amo di un "filaccione" che forniscono al turista pescatore (senza, secondo me, crederci veramente). Al ritorno, con 5 dollari, ce l'hanno cucinata ...  un'aragosta in due non si mangia molto…ma con una tale soddisfazione!

 

 

Isole Maldive Paradise island resort isola di Lankan Finolhu by Fiammetta&Marco 

Per inciso: il barcone da pesca sembra fatto per una sedia a rotelle: vi ci muovete senza problemi ... tranne ovviamente a stare attenti a non farvi prendere dall'entusiasmo ....il bordo è inesistente, o al massimo alto 3 cm.

 


    

Isole Maldive Paradise island resort isola di Lankan Finolhu by Fiammetta&Marco 

Per pescare Marco si sporgeva come un invasato (io prendevo pesci come se piovesse e lui ancora niente e questo, capite, proprio non gli andava giù) ... meno male che "Socca" ha capito al volo il rischio che si correva ... cioè che fosse un pesce a pescare Marco (e sedia, aggiungo) e non viceversa. Così la postura assunta dai due è ancora, credo, incisa nella mente del capo barca (insieme alla storia dell'aragosta).
Marco tutto sporto in fuori ... e Socca tutto sporto in dentro, attaccato alla sedia di Marco, lo sguardo rivolto a me ed in faccia chiaramente leggibile il  pensiero "ma che razza di disabile è questo?". Sapete, ci sono messaggi che travalicano l'esigenza di parlare ... arrivano lo stesso.
Comunque la pesca ha dato i suoi frutti!

Isole Maldive Paradise island resort isola di Lankan Finolhu by Fiammetta&Marco   

Isole Maldive Paradise island resort isola di Lankan Finolhu by Fiammetta&Marco 


 
Isole Maldive Paradise island resort isola di Lankan Finolhu by Fiammetta&Marco 
Nel resort, unica concessione al fatto che siete su sedia: la colazione in stanza!

In quel villaggio non era prevista, ma a noi, la mattina, ci veniva portata in stanza e facevamo colazione sul patio all'ombra, guardando tra la vegetazione gli spicchi di turchese del mare.

Avevamo sempre compagnia, .una specie di lucertolone verde che correva su due zampe…stranissimo, e che preferiva le brioche (erano troppo pesanti e piene di burro per noi) alle fette biscottate.


Isole Maldive Paradise island resort isola di Lankan Finolhu by Fiammetta&Marco 
Fig. 20

Un bel giro in catamarano al tramonto, non ce lo ha tolto nessuno! Marco ha affiancato la sedia al catamarano, poi è salito su uno dei due scafi e di lì si è potuto piazzare sul telo. Io l'ho seguito (con molta meno classe e scioltezza, aiutata dall'indigeno che ci accompagnava).

Isole Maldive Paradise island resort isola di Lankan Finolhu by Fiammetta&Marco 
Al tramonto

C'è, nel villaggio, anche un centro massaggi shatzu! Di tutto cuore ve lo sconsiglio!
Noi ci siamo andati, e francamente meno male che abbiamo prenotato solo ½ ora di massaggio, altrimenti non credo che saremmo sopravvissuti.
Non c'è altro modo per descrivere quello che ci è successo, se non affermando che ci hanno "letteralmente gonfiati di botte". Non esagero e ripeto, lo sconsiglio di cuore. 
Non è una delle emozioni Maldiviane che rimpiango, francamente.

Come anche sconsiglio di assaggiare la cucina del "ristorante giapponese" che è nel villaggio!
Difatti, ne conseguono fondamentalmente sapori inenarrabili ed una nottata a digiuno.
La mattina dopo le brioche puzzolenti della colazione (per intendersi quelle della lucertola) sembravano divine!
Confesso che non sono di quelli che cercano ovunque il "ristorante italiano", a me piace provare e sperimentare, anche a costo di affrontare sapori immondi.
Dico sempre che bisogna avere una mente aperta a nuove esperienze ... ma sono stomaco e palato, cresciuti con la pasta fatta in casa della nonna, che non mi aiutano in queste forme di integrazione alimentare con il resto del mondo.
Loro, ovunque si vada, restano inevitabilmente italiani, ricordano i sapori della patria e mi impediscono di apprezzare, alimenti stranieri. Da questi viaggi in località esotiche, torno dimagrita che è una meraviglia e, soprattutto, non sono una valida testimonianza sotto questo aspetto.
Non ascoltatemi! Ho una bandiera italiana impressa nel palato e papille gustative rovinate dall'abbacchio con le patate o dai carciofi alla romanesca che cucina mio padre.
Questo fatto sarà nei viaggi la mia vera dannazione!

Marco si sforza di più su questo aspetto di integrazione alimentare ma, secondo me, quando torniamo e inevitabilmente i genitori ci invitano, tira anche lui un sospiro di sollievo, alla faccia di tutta la buona volontà che può metterci!

Uno splendido ristorante su palafitte, la sera era la nostra meta preferita!

L'unico posto dove con una bella tazza di caffè autentico (Illy espresso, capite) si poteva vedere dalla palafitta il mare sottostante e gli squaletti con cui si aveva ormai familiarizzato (ovviamente, loro in acqua e noi sulle palafitte!).

Sagome veloci a pelo d'acqua!

Come sempre succede, non volevo più tornare, e come sempre succede Marco non mi ha ascoltata.

Sono tornata, portandomi però dentro il ricordo di questo pezzetto di paradiso.


Informazioni e riferimenti utili:

Il resort si chiama Paradise Island, il bungalow è il N° 102.

Il Tour operator italiano cui, attraverso una qualsiasi agenzia di viaggio, vi potete rivolgere, è la CORMORANO.
Tel 0039 0564 860309
Fax 0039 0564 863848.

Se vi recate in una qualsiasi agenzia e richiedete il pacchetto Cormorano, spiegando che vi sono necessarie rampe ed accompagnatore, potrete partire ed avere una vacanza senza problemi.


By Fiammetta