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Potremmo scrivere che siamo degli alternativi, che cerchiamo sempre la vacanza diversa dal solito o che non vogliamo ripetere mai le stesse esperienze. Scegliendo di andare alle Maldive una sola settimana e per di più a maggio potrebbe anche venir spontaneo scrivere che
ci piace andarcela a cercare…
Ma se si hanno poche ferie, la possibilità di realizzare un sogno nel cassetto in un’isola davvero a buon mercato dove per di più il bambino è gratis, bisogna prendere una decisione coraggiosa e partire. Abbiamo trovato un tempo da lupi, ne hanno parlato anche i giornali locali, ma le Maldive anche questa volta hanno realizzato i nostri sogni… nuotare con le mante!
Venerdì 30 aprile 2004 nel primo pomeriggio, caricata la macchina, partiamo per Malpensa, l’aeroporto di Milano che forse sarebbe meglio definire “l’aeroporto della Svizzera”. Arrivati al Terminal 2, scarichiamo i bagagli presso l’ingresso delle partenze internazionali e lasciamo la macchina nel solito
posteggio a circa 100 metri dallo scalo. Una gran bella comodità. Felici per l’ormai prossima partenza ci rechiamo nei pressi
dell’area gruppi e alle 17:20 gli incaricati di Teorema ci consegnano i biglietti aerei con cui fare il check-in consegnando i bagagli.
Alle 19:00, dopo il classico rifornimento di riviste nell’edicola dell’aeroporto, dal gate 17 ci imbarcano e alle 19:55 si decolla con destinazione Dhonveli, a est e sul lato esterno di Male Nord. La speranza era quella che anche le mante fossero già in viaggio per la nostra stessa destinazione dove, una volta arrivate, restano poi per tutta l’estate.
Abbiamo volato con un Boing 747 della compagnia aerea European, affittato da Volare, che come
allestimenti interni i suoi anni li dimostrava tutti. Gli assistenti di volo invece si sono occupati di noi in maniera davvero ineccepibile e anche decollo e
atterraggio si sono rivelati da manuale. Tutto sommato il viaggio è andato meglio di quanto una prima occhiata ci aveva fatto supporre. Al check-in abbiamo chiesto 2 posti davanti e 2 dietro, lato finestrino, sperando così di avere il terzo vuoto (ai lati 3 posti, al centro 4).
Questo ci ha permesso di fare dormire le nostre bambine sdraiate entrambe su due posti rendendo il viaggio più facile anche per noi.
Siamo arrivati in anticipo sui cieli maldiviani e questo ci ha permesso di godere della vista delle isole dall’alto un po’ più del solito, poi finalmente ecco l’atterraggio. Appena scesi dalla scaletta ci si è affiancato un ragazzo che sorridendo ci ha detto ‘vi ricordate che ieri ci siamo visti in edicola?’. Il mondo è davvero piccolo! A nostra insaputa avevamo fatto il viaggio con una famiglia che abita
nella via dopo la nostra. Incredibile!!! Tutta questa vacanza alla fine si rivelerà caratterizzata da una serie di incontri con amici, italiani e maldiviani, sulla terra ferma e… sott’acqua. Alle Maldive ci si deve aspettare proprio di tutto.
Ma andiamo per ordine. I bagagli sono arrivati subito e appena usciti dall’aeroporto abbiamo trovato un animatore del Dhonveli che ci ha indirizzati al banco Teorema per il disbrigo delle poche formalità. Abbiamo conosciuto Barbara che si è occupata per tutto il soggiorno di noi turisti in maniera professionale e con una pazienza davvero infinita, proprio brava.
In breve tempo siamo saliti tutti sulla
barca veloce che ci avrebbe portato con un tragitto di circa 30 minuti all’isola e stando solo una settimana arrivare presto a destinazione è molto importante.
Arrivando dal mare si nota subito la forma allungata del Dhonveli: il lato sud guarda l’oceano o meglio una pass oceanica frequentata quotidianamente dai delfini e dove i subacquei possono fare incontri emozionanti, sul lato est dell’isola invece si apre una grande laguna sulla quale si appoggiano
due isole deserte e in secondo piano il
Four Seasons, uno dei resort più esclusivi delle Maldive.
La vegetazione dell’isola racconta la sua storia, rigogliosa con alte palme nella zona dove sono state costruite le prime camere (Garden Villas) anni fa, il ristorante e i due bar e più bassa e rada nella zona di recente costruzione. Siamo convinti che dopo tutta la pioggia che ci siamo presi, nei prossimi mesi la vegetazione sarà di certo più ricca!
Siamo sbarcati al molo d’attracco sulla punta nord del Dhonveli, proprio davanti al
Centro diving dell’isola gestito da Albatros Top
Diving (www.albatros.com). Per noi che abbiamo avuto la fortuna di immergerci in diverse occasioni con i suoi istruttori era un’ulteriore garanzia per la scelta dell’isola e una possibilità in più di veder realizzato il nostro sogno… mante, mante, mante…
Dopo averci offerto una bevanda rinfrescante ci hanno accompagnati verso la
reception
per il benvenuto.
Subito dopo il Centro Diving si incontra il
pontile dell’isola, realizzato con lo stesso buon gusto che abbiamo trovato poi in tutte le strutture. Il villaggio è frutto infatti dell’esperienza e della fantasia di un noto architetto maldiviano, Mohamed Bagir, che è stato capace di realizzare un resort dall’aspetto elegante pur utilizzando tutti materiali semplici e naturali.
Camminando lungo la passerella a sinistra c’è il teatro dove si svolgono i divertenti spettacoli dell’animazione Blu Club e a destra la prima delle quattro Sunset Villas strutture fronte oceano che ospitano sei camere su due livelli.
Alla fine della passerella eccoci alla reception e ad accogliere gli ospiti troviamo il direttore dell’isola Max Molteni, Elena, la sua assistente, e tutto il suo staff. Noi avevamo conosciuto Max in occasione della crociera culturale dell’estate scorsa e grazie a lui avevamo avuto il privilegio di visitare per primi Villa Stella. Da come era riuscito ad organizzare quell’itinerario così atipico e particolare e per come tutto era filato liscio sulla Silvester eravamo convinti che al Dhonveli la gestione sarebbe stata ottima. Abbiamo saputo che per Villa Stella ci saranno a breve tante fantastiche novità soprattutto grazie alla solidarietà di medici italiani, ma di questo, per scaramanzia, parleremo quando tutto sarà definito.
Ricevimento e notizie utili:
Il giorno dell’arrivo alle ore 18:30 presso l’anfiteatro, viene svolto
un’incontro informativo.
Il personale di Teorema e quello del diving, oltre a dare il benvenuto provvedono ad informare i nuovi ospiti su tutto quanto c’è da sapere per godersi la vacanza. Orari, escursioni, immersioni, animazione.
Alle ore 22:00 sempre presso l’anfiteatro l’equipe di animazione del Blu Club presenta il programma degli spettacoli della settimana.
Presso la reception dell’isola, su richiesta, vengono forniti i teli mare, lasciando la cauzione di 15 $ per ognuno (cifra che viene restituita alla chiusura del conto in fase di partenza). Ogni sera i teli mare utilizzati vengono riconsegnati alla reception che provvederà a ridarli il giorno dopo puliti e stirati.
Sempre presso la reception sono disponibili le cassette di sicurezza (anche qui 15 $ di cauzione) e la postazione internet al costo di 5 $ ogni quindici minuti.
Sull’isola è presente il medico italiano disponibile nell’ambulatorio dalle ore 19:00 alle 20:00 ed in caso di emergenza anche in altri orari, dietro il pagamento di un piccolo ticket (intorno ai 5 $).
Teorema offre il servizio
All-inclusive per tutte le bibite offerte in bicchiere presso il ristorante e il
Sunset Bar, sono esclusi gli alcolici e il contenuto dei mini-bar.
Sull’isola sono
utilizzabili i cellulari da e verso l’Italia, unico problema gli SMS si possono solo ricevere (in tutte le Maldive è così).
Dalla propria camera si può utilizzare il telefono fisso, chiamando il ricevimento (zero) si dovrà lasciare il numero con il quale si vuole comunicare. Tale numero sarà chiamato dal personale che provvederà in caso di risposta a collegare la camera. I costi sono di 21$ per blocchi di tre minuti.
A fine soggiorno, sulle cifre da pagare per gli extra, verrà addebitata una tassa di servizio del 10%. Tale tassa viene distribuita a tutto il personale dell’isola.
Tutte le informazioni utili sono esposte, a cura di Teorema, su
due pannelli alla reception.
La nostra Camera (Sunset Villas):
Ci accompagnano alla nostra camera, la 306, proprio una delle Sunset viste all’arrivo.
Per noi, soprattutto avendo due bambine, sarebbe stata più comoda una camera direttamente sulla spiaggia, ma avendo deciso di partire all’ultimo erano già tutte occupate. Beh, così eravamo più vicini al Diving. Quando sai che il dhoni che ti porterà a fare l’immersione della tua vita parte alle 9:30 e scopri che sono le 9:25, ringrazi la provvidenza di non essere dall’altra parte dell’isola… Al pelo!
Saliamo al primo piano e troviamo una camera nuovissima, con mobili tutti in legno, il grande letto matrimoniale era un fiore unico, come gli altri due letti che stavano comodamente nell’ampio locale. Il
balcone, fornito di comode sdraio, guardava l’oceano e su questo lato dell’isola si gode lo spettacolo del tramonto.
Televisione con satellite (Rai International), aria condizionata, ventilatore a pale, frigo bar (bevande a pagamento), ampio armadio e comodo piano d’appoggio per le valige. Ottimo il parquet per girare scalzi. Molto grande anche il bagno con
piano di legno e lavandino appoggiato,
doccia e vasca. La pulizia della camera era curata in maniera molto particolare e del resto anche in spiaggia e per tutta l’isola ci capitava, al mattino presto soprattutto, di vedere sempre qualcuno che si occupava di tenere pulito e in ordine.
Spiaggia e snorkelling:
Siamo arrivati di mattina così ci muoviamo subito verso la spiaggia.
Davanti alla nostra camera la spiaggia è corallina, il mare è mosso e
stiamo parlando di Oceano, quindi meglio non fare i brillanti e
dirigersi verso
la spiaggia principale dove c’è la laguna, raggiungibile in neanche cinque minuti. Si esce dalla camera si passa davanti alla reception ed eccoci arrivati. Una laguna alle Maldive fa sempre la sua bella figura!
La spiaggia è lunga come tutta l’isola e ampia, con ombrelloni posizionati in modo da avere tutti una zona d’ombra, ma anche la propria privacy, ci sono ondine a disposizione di tutti gli ospiti del resort. Ci vuole una laurea per capire come fare a non ribaltarsi, ma dopo qualche tentativo e diverse figuracce siamo riusciti a capire il trucco per potersi sdraiare a prendere il sole… non ve lo spieghiamo per non togliere il divertimento agli ospiti della settimana precedente che vi osserveranno.
Il mare degrada dolcemente e dopo qualche metro a seconda della marea, l’acqua diventa più profonda ed è sempre possibile nuotare. Dopo qualche metro ancora il livello risale e si può osservare il reef interno. La fauna non è ricchissima, ma abbiamo osservato parecchi coralli azzurri circondati di vita e siamo dell’idea che il tempo riporterà le cose come in passato. Comunque abbiamo visto qualche murena, pesci palla, una razza, uno scorpione e dev’essere un corallo molto gradito ai balestra picasso perché ce n’erano tanti.
Lo snorkelling migliore è quello che si fa partendo dall’estremità del pontile d’attracco, sul lato nord, in prossimità del centro diving. Si arriva sul lato esterno del reef e siamo nei pressi di una pass. Gli incontri possono essere ottimi e noi pur essendoci mare mosso e poca visibilità in quella zona abbiamo visto parecchio pesce di barriera. Col mare molto mosso però non è consigliato ai meno esperti.
Sul lato
sinistro della spiaggia, dietro il teatro, c’è una striscia di roccia e corallo che protegge laguna e spiaggia dalla forza del mare e sulla quale si trovano le
attrezzature sportive: dal campo di bocce, alla pallavolo, fino ad arrivare ad un campetto da calcio. Otticamente sembra il proseguimento della spiaggia, ma per camminarci sopra sono necessarie le scarpette. In questa zona verrà portata molta sabbia per coprire la base corallina ed aumentare ulteriormente la quantità di spiaggia disponibile per gli ospiti.
Su tutta la lunghezza della spiaggia invece è possibile passeggiare e fare il bagno scalzi anche se è presente qualche corallo.
Camere sulla spiaggia:
Sunrise Villas,Vista Suites, Sunrise Beach Cottage e Garden Villas
I bungalow lungo la spiaggia sono tutti nuovi e davvero molto originali. Da questa parte dell’isola è possibile vedere il sorgere del sole stando comodamente a letto. E’ in questa zona che il verde deve crescere ancora un po’ per mimetizzare meglio le camere, ma le strutture sono comunque belle da vedere.
Partendo dalla zona sport si incontrano le otto
Sunrise Villas, le quattro Vista Suite (ognuna su due livelli), le
Sunrise Cottage ed infine alcune delle Garden Villas leggermente
arretrate e completamente circondate dal verde.
Le Sunrise Beach Villas sono in bungalow da due, hanno un’ampia veranda e lettini di legno privati che si possono portare anche in spiaggia. Da quello che abbiamo potuto vedere gli interni sono ampi e arredati in maniera simile alle Sunset Villas con la differenza del bagno maldiviano. Possono ospitare comodamente quattro persone.
Nelle Vista Suite tutto è più ampio: dalla veranda, al piano sopraelevato che ospita il letto e hanno un terrazzo con splendida vista sulla laguna, proprio di fronte all’isola deserta.
A seguire le Sunrise Cottage simili alle Sunrise Villas, ma più piccole. Qui il verde diventa più ricco e ci è stato difficile persino fotografarle.
Proseguendo, subito dopo l’ingresso del ristorante, si arriva alla fine dell’isola dove leggermente spostate verso l’interno ci sono alcune delle
Garden Villas, ristrutturate e ampie, hanno il letto matrimoniale su un soppalco e lo spazio per ospitare altri due letti nella parte sottostante.
Sulla punta estrema ci sono gli alloggi dello staff e i locali di servizio che, circondati da un muro bianco e grazie alla vegetazione, rimangono abbastanza nascosti alla vista.
Camere fronte Oceano:
Partendo dal pontile d’attracco ci sono le quattro palazzine a due piani che ospitano le sei camere. Quelle al piano terra hanno la veranda con due lettini, mentre quelle al primo piano (come la nostra appunto) il terrazzo.
Proseguendo si arriva alla Sunset Suite che al momento non è venduta da Teorema e che ospita in una delle due camere il centro Spa.
Sull’estremità opposta, dopo il Sunset bar, si arriva alle altre Garden Villas solitamente acquistate dai surfisti che hanno proprio da quella parte l’accesso al tanto famoso Pasta Point, punto surf in esclusiva per gli ospiti del Dhonveli.
Ristorante:
Il ristorante “Banana Garden Restaurant” è grande e ha più di un ingresso. Si può entrare dalla spiaggia della laguna (belli i tavoli da quella parte) o dall’interno dell’isola (ingresso principale), ed è in una delle estremità dell’isola.
Il giorno dell’arrivo di sceglie dove pranzare e quello rimarrà il proprio tavolo per tutta la vacanza. E’ possibile decidere di stare da soli o in gruppo con gli amici.
Tutti i pasti sono serviti a buffet ed è previsto un buon all inclusive. Tante le bevande a disposizione che vengono servite a bicchiere. Su un caratteristico
dhoni grande sono appoggiate le portate principali, mentre su uno
più piccolo i dolci. Qui dobbiamo rinnovare i complimenti allo chef e al pasticcere perché pur avendo mangiato in parecchie strutture turistiche alle Maldive, raramente abbiamo trovato tanta varietà e così ben cucinata. Tra le portate c’era spesso anche la carne
e dopo qualche giorno è nato tra gli ospiti più golosi un "Cioccolato
Fans Club" con tanto di classifica a fine pasto per decidere se fosse
meglio la torta o la mousse. Al “Pasta Point” del ristorante, in un angolo della sala da pranzo, viene saltata al momento la pasta (al dente e con sughi sempre diversi) tanto amata dagli italiani, ma molto apprezzata anche dai surfisti australiani. Al mattino invece preparano le omelette.
Proprio qui abbiamo trovato una nostra vecchia conoscenza Shafeeq, l’abilissimo cuoco maldiviano che faceva saltare la pasta senza far cadere una goccia di sugo sulla giacca bianca, era lo stesso che ci aveva rimpinzati sulla Silvester l’estate scorsa. Ci scuserete quindi se lo abbiamo fotografato in lungo e in largo.
All’ingresso principale del ristorante lo staff dell’animazione
Blu Club
Teorema accoglieva sempre gli ospiti con allegria e ormai le nostre bimbe quando mangiamo ci dicono ’ buon appetito ito ito’. Appeso ad un pannello colorato
il programma della giornata, sempre molto ricco da mattina a sera, e le schede delle escursioni e del diving a cui ci si poteva iscrivere.
Possiamo dire per esperienza che anche i ritardatari mangiano bene e abbondante.
Orari ristorante:
Colazione: 7:30 – 09:30
Pranzo : 12:30 – 14:00
Cena : 20:00 – 21:30
Sunset Bar:
Il Sunset bar è bellissimo. Dal lato opposto del ristorante, quindi sulla pass oceanica, offre uno spettacolo di tramonti diversi tutte le sere e spesso si vedono passare i delfini che tornano in mare aperto.
Tutto in legno abilmente decorato ha una bella terrazza in parte coperta e in parte scoperta, con alcuni tavolini leggermente appartati per chi si vuole regalare una serata ancora più romantica.
L’all inclusive prevede open bar fino a mezzanotte e alle cinque viene offerta una sfiziosa merenda fatta di tramezzini o pizzette.
La struttura è ampia e ci si trovano anche il ping pong, il negozio di souvenir, la palestra e la discoteca (tranquilli è completamente insonorizzata).
Anche qui durante la giornata vengono organizzati intrattenimenti dallo staff Blu Club, ma una sera in particolare abbiamo apprezzato moltissimo il concerto degli
Zero Degree Atoll,
un gruppo rock davvero famoso alle Maldive e per cui i surfisti facevano
pazzie. Se riusciranno a farsi conoscere anche qui in Italia otterranno
secondo noi un grande successo.
Orari Sunset Bar:
Dalle 8:30
Co-Bar (bar dei surfisti):
Il Co-Bar lo si deve cercare un po’. Sembra assurdo, ma siamo convinti che tanti ospiti purtroppo non si accorgano nemmeno della sua presenza.
E’ dopo il Sunset bar all’estremità sud dell’isola ed è il bar dei surfisti dove le consumazioni non sono comprese nell’all inclusive. Da qui anche grazie ad una
torretta si possono osservare quegli spericolati che con la tavola e una buona dose di coraggio ed esperienza, cavalcano le onde del Pasta-point che si infrangono sui coralli. Sono particolari i totem che gli ospiti di anno in anno hanno realizzato per ingraziarsi la buona sorte. Ha il pavimento in sabbia e il biliardo, è tranquillo e ha una vista splendida, secondo noi l’angolo più bello e particolare del Dhonveli. Un vero gioiellino.
Orari Co-Bar:
Dalle 8:00
Piscina e tennis:
Al centro dell’isola, in pratica dietro le camere che guardano la laguna e prima del Sunset bar, è stata costruita una
bella piscina che come sempre pensiamo superflua alle Maldive, ma che abbiamo visto frequentata spesso dai bambini e soprattutto da quegli ospiti stranieri che non gradivano i momenti di animazione troppo esuberante in spiaggia.
Accanto alla piscina, dietro alla reception, c’è il campo da tennis e da
calcetto.
Animazione e Mini-club:
Il Dhonveli è un Blu Club di Teorema e di conseguenza è prevista sull’isola la presenza di un gruppo di
animatori molto coinvolgenti. Questo può essere un bene per alcuni e un male per altri, quindi va tenuto ben presente nella scelta della vacanza. Gli animatori erano comunque tutti simpatici
e professionali e sapevano individuare subito gli ospiti da lasciar stare e quelli che non si volevano perdere nemmeno un torneo di briscola. Organizzavano giochi in spiaggia cercando di regolare il volume in modo che in una parte della spiaggia si potesse stare tranquilli. La sera al teatro c’era sempre uno spettacolo differente, ma tra i tanti
dello staff ci sentiamo di nominarne una in particolare, amata anche da chi come noi può fare tranquillamente a meno dell’animazione, chiamata dai piccoli ‘maestra’ e dai grandi ‘la Santa’ era Silvia la responsabile del Mini Club. Dalle 9:30 alle 11:30 e dalle 15:30 alle 17:00 girava per l’isola a recuperare
tutti i bambini che ormai l’adoravano e li portava nell’area giochi, in piscina, in spiaggia o al teatro per le prove dello spettacolo finale. Immaginatevi un gruppo di bambini su un’isola in mezzo all’oceano quando piove… altro che Santa!!!
Ne dobbiamo proprio nominare anche un altro perché mentre scriviamo, Anna, una delle nostre piccole, ha parlato nel sonno e ridendo chiamava Bobo. Pensiamo gli farà piacere leggere queste righe.
Attività ed Escursioni:
La nostra settimana è stata decisamente atipica. Ogni escursione programmata veniva disdettata cinque minuti prima della partenza per il maltempo arrivato all’improvviso.
In generale comunque era prevista la visita a Male, all’isola dei pescatori (Huraa o Himmafushi), il pic-nic a Kuda Bandos, l’uscita per vedere i delfini (dolphin watching), l’isola deserta di Olhahali, l’escursione a Dhiffushi, la pesca al bolentino e le uscite giornaliere per lo snorkelling.
Centro Massaggi:
A disposizione degli ospiti tutti i giorni è disponibile un ottimo centro massaggi gestito da Mira una simpatica ragazza di Bali
Orari Spa:
10:00 – 13:00 e 15:00 – 20:00
Centro Diving Albatros Top Diving (www.albatros.com):
Come al solito la ciliegina si lascia per ultima. Lo abbiamo scritto all’inizio il nostro sogno nel cassetto per questo viaggio era vedere le mante e subito ci siamo precipitati dal responsabile del diving
Giuliano per chiedergli se per caso fossero già arrivate. E’ bastato sentire il racconto dell’immersione al Manta point del giorno prima per infilarsi la muta e buttarsi in mare per
il check dive nel House reef del Dhonveli.
Come immersione è solo un primo assaggio, semplice e alla portata di tutti, del reef maldiviano. Ci siamo tuffati dalla scaletta in fondo al molo d’attracco e pinneggiando siamo arrivati alla boa dove si può fare anche snorkelling. Siamo scesi lungo la cima e abbiamo incontrato diversi pesci di barriera, ma la visibilità era abbastanza scarsa e nonostante fossimo vicini alla pass non abbiamo fatto incontri particolari.
Al pomeriggio siamo saliti sul dhoni per 15/20 minuti: direzione Manta Point.
Si trova sulla barriera esterna di Lankanfinolhu ed è un’immersione che abbiamo effettuato in assenza di corrente e dove siamo rimasti intorno ai 15/20 metri di profondità.
La prima volta che ci siamo immersi qui, una volta scesi, la nostra guida maldiviana Jalal si è fermata per un po’ presso alcuni grossi massi ai nostri occhi non troppo differenti dal resto del reef e non capivamo cosa stessimo facendo lì invece che muoversi in cerca di mante. Finalmente Jalal ci precede e avvistiamo
una grande tartaruga che per nulla intimorita dalla nostra presenza ci ha concesso un po’ del suo tempo ed è stata con noi a far foto per alcuni minuti.
Proseguendo ci siamo trovati sulla strada di una cernia di dimensioni imbarazzanti. Dobbiamo ammettere di aver sussultato quando ce la siamo trovata davanti all’improvviso. Ma dal blu ecco che ci vengono incontro due aquile di mare molto eleganti e anche loro per nulla disturbate dalla nostra presenza. Nuotiamo lentamente nelle loro direzione fino ad arrivarci così vicino da capire che ad un certo punto non stavano più guardando noi, ma qualcosa davanti a loro. D’istinto ci siamo voltati e proprio davanti alla nostra maschera c’era
un’enorme manta che nuotava tranquilla verso di noi. La compostezza prevista da un sub come si deve si è completamente disintegrata e ci siamo trovati nella classica posizione a braccia aperte denominata ‘vieni qui che ti bacio’. Non avevamo intenzione di muoverci di un millimetro, ci doveva passare attraverso o scansarci, e così è stato, con tanto di colpetto sulla testa da una delle ali. Davvero un’emozione che valeva mille monsoni. L’immersione poi si è conclusa con l’avvistamento di altre due mante ancora più grandi, ma solo di passaggio, uno scorfano bello grosso, una tartaruga più piccola e meno socievole della precedente, un napoleone e tante anemoni con pagliaccio. Sul dhoni eravamo molto soddisfatti, ma Giuliano il responsabile diving ci ha detto di considerarlo solo come un assaggio e che ci si doveva tornare…
L’immersione successiva l’abbiamo fatta a Ocean reef di fronte a Gasfinolhu, sul reef esterno. Immersione facile, alla portata di tutti effettuata in assenza di corrente.
Molto ricca di pesce di barriera, è davvero un bel colpo d’occhio. Abbiamo visto qualche squalo riposare sul fondo sabbioso e qualcuno girare per i coralli. La testa di una grossa murena sbucava dalla sua tana e un trigone di dimensioni rispettabili stava mimetizzato in una piccola grotta. Tanti anemoni con pagliaccio e due belle tartarughe.
Ma come dicono a Roma ‘siamo de coccio’ e la successiva immersione ci ha visti nuovamente al Manta point. Qui le sorprese sono cominciate in superficie perché parallela al nostro dhoni navigava la Maavahi la nave da crociera su cui eravamo stati a dicembre. Ai nostri saluti hanno risposto, ma sapevamo che loro non potevano immaginare chi stessero salutando.
Ma il nostro dhoni si stava fermando e bisognava concentrarsi sull’immersione. Una manta e un branco di pesci gialli a pelo d’acqua ci fa pensare che forse lì sotto ne avremmo viste delle belle. Ci tuffiamo e guardando sotto eccole lì. Sette mante volteggiavano tranquille su quelle rocce che Jalal e Giuliano tenevano d’occhio durante l’immersione precedente. Qui le mante vengono a pulirsi dai parassiti e a nutrirsi e se non vengono disturbate dimostrano la loro natura curiosa avvicinandosi tantissimo ai sub.
Quindi gav sgonfio e tutti giù. Siamo rimasti sotto per un’ora e diciassette minuti, sempre intorno a quei coralli. La prima mezz’ora avevamo così il timore di disturbarle che siamo rimasti impietriti e tutt’uno col reef tanto da accorgersi che i pesci di barriera ci consideravano ormai parte dell’ecosistema. Jalal e Giuliano ci avevano detto di non cercare di toccarle, ma ad un certo punto ci hanno fatto segno che potevamo avvicinarle perché probabilmente si erano abituate alla nostra presenza e ormai si fidavano di noi.
La prima parte modello mummia ci ha permesso poi di poter nuotare con loro, sopra, sotto, accanto, a testa in su e a testa in giù.
Una ci è passata così vicino sopra la testa che uno dei pesci pulitori attaccati alla sua pancia è rimasto per qualche secondo spaesato davanti alla nostra maschera.
Per la prima volta ci siamo completamente dimenticati di essere sott’acqua. Osservandole così attentamente si poteva anche riconoscerle, c’era quella con la coda mozzata, quella con dei segni di lotta sul dorso, quella più scura e quella più chiara. Ma non poteva mancare lei, la incontriamo un po’ ovunque, era una mobula o diavolo di mare, simile alla manta, ma di dimensioni ridotte. Questa volta però non era sola… era una mamma e con lei c’era il suo cucciolo. Incredibili le proporzioni, era più piccolo di un’aquila di mare!
Tra una manta e l’altra poi una bella bionda ha abbordato il nostro Giuliano e noi sapevamo benissimo chi fosse. Era Marta la guida della Maavahi. In questo periodo organizzano il corso per istruttori proprio durante la crociera e sarebbe stato davvero il massimo poter abbinare ancora alla settimana di soggiorno questa volta al Dhonveli una settimana con lei e poi chissà…
Sembra un’utopia, ma sono davvero in tanti quelli che alle Maldive perdono la testa, che dopo aver preso il brevetto sub e dopo essere diventati istruttori, decidono di rimanerci a vivere e lavorare, mollando tutti i precedenti impegni lavorativi nel caos delle grandi città.
Ha dell’incredibile incontrare un’amica durante un’immersione in mezzo all’Oceano Indiano.
Abbiamo fatto tante immersioni belle alle Maldive (anche grazie a lei), ma questa al Manta point sarà difficilissima da superare in quanto ad emozioni.
Raggiungibili in dhoni poi, dal Dhonveli, ci sono parecchie altre immersioni notevoli e al rientro da una di queste hanno visto anche uno squalo balena. Avvistata la pinna dal solito Jalal si sono tuffati con maschera e pinne e ci hanno fatto anche snorkelling insieme.
Tra l’altro un particolare che va tenuto in considerazione è che in questo diving vengono applicate
tariffe davvero a buon mercato per essere alle Maldive.
Nota di merito del Centro Diving Albatros è anche quella di aver appeso le schede del
Protect The Maldive (Proteggiamo le Maldive), sia in italiano che in inglese, che spiegano in maniera chiara ed efficace tutte le fragilità dell’ecosistema maldiviano. Noi ne siamo particolarmente orgogliosi perché per primi in Italia abbiamo dato spazio a questa lodevole iniziativa insistendo perché venisse tradotta anche in italiano per poi contribuire attivamente alla sua stesura.
Evidentemente serve perché abbiamo sentito dire da un ragazzo ad un amico che stava fumando “Ma sai quanto ci vuole perché venga distrutto un mozzicone di sigaretta? 200 anni!”.
Orari Diving:
09:00 – 12:00 e 14:00 – 17:30
Tra sole cocente, pioggia e trombe d’aria, una settimana è volata in un attimo. Siamo sempre dell’idea che un viaggio alle Maldive valga comunque la pena d’essere fatto, anche quando si vive in diretta il cambio del monsone! Non ci sarebbero state le mante e dovendo scegliere il sole o loro…
In questi giorni poi rivedere tante facce amiche è stato il valore aggiunto. In visita al Dhonveli infatti c’erano anche Ali (il proprietario di Villa Stella) e la sua piccola Saiga diretti in Italia per un piccolo intervento alla bambina reso possibile dal direttore dell’isola e da medici italiani ospitati a Villa Stella alcuni mesi fa. Ci fa piacere vedere che non siamo stati gli unici ad aver lasciato il cuore a Ribudhoo.
In conclusione secondo noi chi deciderà di realizzare una vacanza al Dhonveli troverà una struttura nuova e ben gestita, ottimo Diving sia per le guide che per i siti d’immersione, tanta tanta animazione e un’isola un po’ “giovane” dal punto di vista naturalistico. In certe zone non si ha l’effetto giungla, però al momento è notevole il rapporto qualità/prezzo soprattutto per chi ha bambini e fa immersioni e siamo convinti che nei prossimi tempi le tariffe si alzeranno… come le palme!
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