Nika island resort agosto 2004

 

Agosto 2004 by Claudia&Dario di www.tuttomaldive.it

Il 27 luglio partiamo da Malpensa con il volo dell’Eurofly GJ2102 un Airbus A-330, diretto a Male via Colombo. volo italia maldive via colombo airbus a-330 euroflySaremmo dovuti decollare alle 23.35, ma per un ritardo riusciamo a staccarci da terra solo alla 1.30 e già cominciamo a preoccuparci perché arrivando tardi alle Maldive avremmo potuto perdere l’ultimo idrovolante del pomeriggio che, viaggiando solo con la luce, di regola deve essere già tornato alle 18.00 circa.
Sull’aereo troviamo i visori ad ogni sedile, una buona scelta di film e qualche gioco tipo ‘Solitario’, ‘Scacchi’ e poco altro. La notte passa abbastanza velocemente, scomodi certo, ma siamo riusciti anche a dormire un po’.
Arriviamo a Colombo alle 15.05 ora locale e l’aereo decolla per Male alle 16.20. Passiamo tutto il tempo (poco più di un’ora) a chiederci se l’idrovolante sarà lì ad aspettarci, dopo tutto quel viaggio l’idea di passare una notte all’aeroporto certo non ci riempie di gioia.
Atterriamo alle 16.30 ora locale e abbiamo dovuto fare il lavaggio del cervello anche alle bambine perché di solito quando i nostri piedi toccano la pista d’atterraggio di Hulule comincia la vacanza, il relax è immediato e ci adeguiamo subito alla calma tipica dei maldiviani. Non potevamo permetterci ancora di perdere il nostro ritmo cittadino quindi giù di corsa dalla scaletta, via al controllo passaporti, uno a prendere il carrello, uno a cercare le valigie e le bimbe a controllare i bagagli a mano. Una volta recuperato il tutto ci precipitiamo fuori e troviamo un maldiviano con il cartello Nika – Intravco che dalla faccia preoccupatissima ci fa pensare che forse non ce l’avremmo fatta. Ci attacca i cartellini alle valigie mentre corriamo tutti al pulmino, isole maldive : attesa aeroporto idrovolanti maldivian air taxima apprezza il fatto che ci rendiamo perfettamente conto della situazione. Non si può partire finché non sono tutti seduti così con un movimento gentile, ma deciso prendiamo un turista per lo zaino e lo tiriamo giù gridando ‘partiamo, partiamo’. Arriviamo col fiatone, ma il maldiviano che ci guidava ci dice che siamo sull’ultimo idrovolante e ci consegna le carte d’imbarco, la tentazione di baciarlo è stata fortissima. Ci chiamano e ci dicono che per il brutto tempo non sarà possibile arrivare fino al Nika, ma che saremmo stati accompagnati fino al Velidhu island resort per fare poi l’ultimo tragitto col dhoni. A quel punto ci bastava arrivare in giornata e le bambine erano entusiaste di prendere anche la barca, quindi no problem. Saliamo sull’idrovolante ci allacciamo le cinture poi arriva una chiamata via radio e il capitano ci spiega che a Velidhu il tempo è peggiorato e che forse non si può nemmeno decollare. Abbiamo trascorso i cinque minuti più angosciosi della vacanza e intanto cominciava a fare buio. Arriva la chiamata ‘ok si parte’ e tutti noi abbiamo ricominciato a respirare.
Arriviamo a Velidhu con un tempo da paura che è peggiorato appena saliti sul dhoni. Avevamo freddo nonostante i maglioni e le cerate, come benvenuto alle Maldive niente male.
Ma le luci del Nika si cominciano a vedere all’orizzonte, tipo miraggio nel deserto, ha smesso di piovere e la prima sensazione che ci trasmette l'isola è davvero splendida.
Attracchiamo al pontile principale che le bambine, vedendolo in una foto aerea, avevano soprannominato ‘Orecchie di Topolino' e guardando ai lati del pontile le luci facevano intuire che il reef prometteva bene. Finalmente cominciavamo a realizzare di essere alle Maldive.
Ad accoglierci Sashid il responsabile delle relazioni con il pubblico del Nika che con la calma e l’eleganza tipica degli indiani ci da il suo personale benvenuto sull’isola.
L’umore migliorava ad ogni passo soprattutto perché camminavamo già sulla sabbia.
Alla fine del pontile ci accompagnano al bar 'El Bacaro dei Spritz' dove ci offrono salviettine rinfrescanti e profumate, frutta fresca di vario tipo e un cocktail servito nelle noci di cocco che le bambine volevano tenere come souvenir…isole maldive : nika island resort il bar - coffee shop El Bacaro dei Spritz
Rimesso insieme un po’ il cervello grazie all’atmosfera rilassante ci chiedono se vogliamo andare nella nostra camera e ci comunicano che al Nika c’è un orario differente da Male (+ tre ore) e anche da molte isole turistiche (+ quattro), l’orologio va spostato avanti di cinque! In questo modo il sole sorge alle 8 del mattino e si ha la sensazione di dormire di più, e tramonta alle 20 dando l’idea di avere la giornata più lunga.
Le nostre valigie sono già fuori ad aspettarci e ci dicono che abbiamo il tempo per sistemarci e cenare. Seguiamo Sashid lungo il vialetto ricoperto di sabbia e la vegetazione da dentro ci appare ancora più rigogliosa. La nostra camera, la numero 5, è a metà strada tra il bar ed il ristorante che è dalla parte opposta rispetto al bar, ma dato che l’isola è di medie dimensioni arriviamo in pochi minuti. Ormai i profumi, i fischi dei merli e degli aironi che arrivano dalle palme e una tranquillità irreale ci fanno sentire finalmente in vacanza.
La nostra ‘casetta’ è la 5 'Ca Centranigo'. Più che l’ingresso di un bungalow la porta rosso fuoco sembra quella di una villetta con tanto di vialetto privato e numero della camera al posto del numero civico.
Sappiamo già dal catalogo che ogni bungalow standard (Muraka) misura 72 metri quadri quindi ci immaginiamo tanto spazio a disposizione, ma le foto per una volta non rendono giustizia e la realtà è di molto superiore alle aspettative. 

Va anticipato che tutto al Nika è stato superiore alle aspettative, non sarà facile trasmettere certe sensazioni. Avevamo letto che si trattava di uno dei resort più eleganti delle Maldive, dove si respirava ancora la vera atmosfera maldiviana e in effetti ci siamo trovati circondati da una natura rigogliosa e curatissima in ogni angolo dell’isola e tutte le strutture sono state realizzate in corallo negli anni in cui ancora era possibile farlo, in modo da far sembrare ogni cosa, dal bar alle camere un naturale proseguimento della sabbia bianchissima. Niente sfarzi o arredi appariscenti, ma tanta attenzione ai particolari più piccoli. Lo spazio a disposizione dei pochi ospiti (solo 26 camere) è il vero lusso del Nika, potrebbero tranquillamente starci quasi il triplo delle camere, ma è stato scelto fin dall’inizio circa 18 anni fa di puntare sulla qualità e non sulla quantità. Si avverte poi un’atmosfera particolare, la più difficile da descrivere o fotografare, fatta di grande amore e rispetto per le Maldive e tutto è impostato in modo tale da permettere di godere delle bellezze dell’isola e del mare senza distrazioni.
L’isola prende il nome da un imponente ficus bengalensis. In passato il valore delle isole maldiviane si misurava in funzione della presenza o meno di questa pianta perché i pescatori utilizzavano le sue robuste radici come albero maestro dei dhoni. Anche al Nika, se ci si avvicina alla base della pianta, si vedono ancora alcune di queste radici tagliate in passato. In questo modo è stato anche possibile risalire all’età del pluricentenario protagonista di quest’isola che oggi viene protetto al punto da essere scelto dagli aironi per nidificare.
Ma le bellezze naturali non si fermano solo all’interno dell’isola. Il Nika è circondato da uno dei reef più ricchi che abbiamo visto negli ultimi tempi e trovare tanto corallo nuovo anche in laguna ci ha fatto davvero bene al cuore. Vista dall’alto l’isola con il suo house reef sembra un’aquila di mare e in effetti l’incontro della prima snorkellata è stata proprio con due aquile, seconde solo allo squalo e al napoleone. Come inizio niente male! Facendo snorkelling è possibile fare l’intero giro dell’isola e la presenza di un canale su uno dei lati garantisce davvero quotidianamente incontri con grossi pelagici e anche con i delfini Noi li abbiamo incontrati quasi sempre al mattino.

Eravamo arrivati davanti alla porta della camera col resoconto di viaggio, ma come sempre ci siamo lasciati trascinare dalle emozioni che comunque, al pari della descrizione della struttura, sono una parte fondamentale per capire un’isola.

La nostra camera
Ma apriamo la porta rossa della 'Ca Centranigo' ed entriamo.
isole maldive : nika island resort il salone del bungalow L’ingresso è spazioso e l’ambiente in generale appare subito molto ampio. Ci hanno raccontato che a suo tempo l'architetto si è ispirato alla semplice e perfetta sezione di una conchiglia, ci piace quindi sottolineare che anche la natura ha contribuito alla bellezza di queste camere.
Insieme alla chiave della porta c'è anche quella che, inserita nell'apposita sede, permette l'erogazione della corrente elettrica in modo da accendere e soprattutto spegnere tutte le luci contemporaneamente. Un sistema sicuro per evitare gli sprechi di corrente e contribuire a ridurre l'inquinamento dato che, come ogni altra isola turistica, l'energia elettrica viene ottenuta tramite generatori diesel.
Sulla sinistra dopo un lungo piano d’appoggio con specchiera si scende un gradino e si entra nel soggiorno con divano in muratura e cuscini blu. Per noi che siamo in quattro hanno messo un letto matrimoniale proprio lì e lo spazio per girare è ancora davvero moltissimo.
Oltre ad una poltrona da relax c’è la zona mini bar con un piccolo frigorifero molto fornito, la possibilità di farsi te e caffé e per la gioia delle nostre bimbe noccioline di tutte le forme e misura…
isole maldive : nika island resort la camera da letto Dall’ingresso verso destra si vedono la porta della stanza da bagno, dell’armadio a muro e della camera da letto. Il bagno è composto da due locali: uno più piccolo con il water e una doccetta e uno davvero molto ampio con doccia centrale, lavandino a forma di conchiglia e giardinetto con piccole palme su un lato. A disposizione avevamo il phon a muro e gli accappatoi.
Alla sinistra del bagno, oltre alla porta del comodo armadio a muro si entra in camera, scendendo un piccolo gradino. Un grande letto a baldacchino si trova su un lato della stanza con un ampio piano d’appoggio alle spalle e di fronte si ha una parete arrotondata con finestre, con vista sulla spiaggia privata, per tutta la lunghezza. Lateralmente un altro piano d’appoggio con varie mensole per appoggiare le valigie e alla fine di questo la cassaforte. In camera da letto c'è l'aria condizionata, ideale per togliere un po' di umidità, ma in tutto il bungalow per un insieme di fattori e un sistema di ventilazione naturale si ha comunque una temperatura molto gradevole.
Tornando al soggiorno una porta permette di scoprire la vera protagonista di quella che dopo soli due giorni ci siamo trovati a chiamare ‘casa’: la spiaggia, un vero paradiso tutto per noi.
Varcando la soglia di questa porticina davvero magica si trova una vaschetta per sciacquare i piedi prima di tornare in camera, un tipico dondolo maldiviano, una doccia di acqua dolce, un ombrellone, due lettini di legno con materassini, due sdraio di plastica da spostare anche in acqua e due ondine per il bagnasciuga. Noi ci siamo portati anche un materassino per le bimbe, ma ci siamo trovati ad usarlo anche noi per prendere il sole direttamente nelle ‘nostre’ acque tranquille.
isole maldive : nika island resort la nostra spiaggia personaleAnche qui lo spazio e la natura rigogliosa sono i veri padroni di casa, tanto che anche la parte di reef lì davanti in poco tempo la consideravamo di nostra proprietà e quanti si soffermavano troppo ad osservare i ‘nostri’ coralli e i ‘nostri’ pesci ci sembravano quasi ospiti senza invito. Questo ci ha fatto venire in mente quando a Thudufushi, il primo giorno, davanti alla nostra camera e sui nostri lettini si erano piazzati 2 inglesi!
Tutta questa privacy è resa possibile dalla presenza di palme e mangrovie fino al mare, una vegetazione talmente fitta da rendere quasi impossibile vedere la camera accanto, e da piccoli moli di corallo che delimitano un'ampia porzione di spiaggia e mare. Già dopo un giorno ci si considera i padroni assoluti di quell’angolo di Maldive e la cosa straordinaria è che in questo modo si ha davvero la sensazione di essere a casa e non in vacanza.
Questo senso di proprietà non ci era mai capitato in nessun'altra isola ed è forse questa la caratteristica più unica del Nika: la privacy, se si vuole. 
Sì, se si vuole, perché il Nika ha anche due spiagge comuni ai lati opposti dell’isola, per chi desidera ogni tanto il contatto con gli altri ospiti: una davanti al ristorante e una nella zona bar.

Sultan Suite
Sull'isola oltre alle camere standard  si può trovare una super suite "La Sultan Suite" di 120 metri quadri, che dispone della spiaggia privata più grande e di due appartamenti comunicanti.  Un ampio soggiorno, due camere da letto, due bagni indipendenti. Camera ideale per famiglie numerose con al seguito la baby-sitter o per due nuclei familiari.


Le spiagge
Le coppie in viaggio di nozze le vedevamo solo a colazione, pranzo e cena poi più! C’erano invece parecchie famiglie, più numerose ancora della nostra, e coppie che avevano superato la isole maldive : nika island resort relax in spiaggiafase ‘guardiamoci negli occhi tutto il giorno’ che come noi vivevano più di frequente anche quelle spiagge. Lì si poteva fare un bagno insieme quando se ne aveva voglia e c’erano lettini e ombrelloni a disposizione di tutti. Noi avevamo preso l’abitudine di stare a ‘casa’ al mattino e trovarci alla spiaggia del bar nel pomeriggio per aspettare il tramonto. Qui il reef è leggermente più lontano (comunque raggiungibile con poche pinnate), si può nuotare in un’ampia laguna da cartolina con gli aironi che vanno a caccia sulla barriera corallina e anche scendere in acqua dalla piattaforma di attracco dell'idrovolante. I più sportivi prendevano la canoa e si facevano il giro dell’isola, noi a volte stavamo sul bagnasciuga e altre a bere un aperitivo mangiucchiando gli stuzzichini che c’erano al bar. Molto più spesso entrambe le cose! Sono quelle situazioni talmente perfette che non sembrano nemmeno vere.
Nelle giornate col mare tipo febbraio siamo usciti sull’house reef da quel punto per rientrare davanti alla nostra camera. Dire che abbiamo fatto la stessa cosa due giorni di fila è impossibile.
La spiaggia davanti al ristorante ci è parsa la meno frequentata anche se è la più ampia. Chi è già stato alle Maldive sa che spesso prende una sorta di pigrizia che porta a non spostarsi mai dalla spiaggia davanti alla camera, figuriamoci quando se ne ha un intero tratto a disposizione…
Comunque, se si vuole, si può andare anche lì.

Il bar e la reception
Abbiamo già nominato due volte il bar della spiaggia (nome ufficiale 'El Bacaro dei Spritz') e in effetti è un po’ il punto d’incontro. Ha una forma molto particolare e arrotondata come tutte le strutture del Nika. Qui il colore dominante è il bianco, dalla sabbia per terra che fa sembrare il bar una continuazione isole maldive : nika island resort relax la reception con gli orologi della spiaggia, alle tende degli archi d'ingresso che si muovono con la brezza marina. Solo i cuscini sono azzurri... in tinta con la laguna. Ad un lato, verso il fondo, si trova discreta la reception dal nome che più di tutti tradisce l'origine veneta dei padroni di casa: 'la Reception la xè qua'. Ad un lato un piccolo ufficio con l'internet point che offre collegamenti a tariffe davvero a buon mercato per essere alle Maldive (26 kb di collegamento 1 ora a 15$).
Sempre qui, all'interno del 'El Bacaro dei Spritz' ci sono due piccole biblioteche divise per lingue e una ludoteca con diversi giochi di società o da tavolo, carte e vari intrattenimenti, molto apprezzati soprattutto prima e dopo cena. E non solo dalle nostre bambine!
Dal bar è possibile veder atterrare gli idrovolanti che attraccano direttamente all'inizio del pontile e ci è capitato di notare che spesso arrivano all'ora del pranzo o della cena così da 'costringere' i poveri piloti a fermarsi a pranzo o a cena e anche per la notte...
Un grande sacrificio che si comprende molto bene quando ci si trova davanti al buffet del ristorante.

Il ristorante
La struttura che ospita la sala da pranzo si trova esattamente dalla parte opposta del bar. isole maldive : nika island resort la sala da pranzo del ristorante Ha una zona al coperto per la colazione e il pranzo, mentre alla sera (tempo permettendo) si cena fuori sulla terrazza con il cielo stellato come coreografia d'eccezione. A volte la luna piena che si riflette nel mare da il tocco finale. Davanti al ristorante si trova la seconda spiaggia libera, fornita di lettini e ombrelloni e lateralmente il pontile di servizio. Qui è possibile veder tornare i maldiviani col pescato della giornata, in certi casi davvero eccezionale. Quasi tutti i giorni all'ingresso del ristorante venivano appesi pesci vela, barracuda, ecc.
Il tavolo è personale, ma se si vuole si può chiedere di condividerlo con gli amici conosciuti sull'isola. Il buffet è ricco e ben presentato, con pesce di vario tipo, carne ad ogni pasto, tanta verdura e pasta al dente. Anche la frutta non manca e i dolci contribuivano abbondantemente a recuperare le calorie spese con lo snorkelling e le immersioni. Ma ci sentiamo in dovere di ringraziare il cuoco per averci fatto mangiare il cream caramel più buono della nostra vita! A fine pasto, quando il senso di colpa prevaleva, mangiavamo qualche fetta d'ananas che 'brucia i grassi', ma proprio lì accanto c'erano le creme e così si rovinava tutto con una bella cucchiaiata di cioccolata sopra!
A cena è sempre previsto il servizio al tavolo, tranne un giorno alla settimana quando si pranza a la carte isole maldive : nika island resort il buffet del ristorante perché alla sera c'è il buffet maldiviano. Tutti in pareo, anche gli uomini e le bambine, pronti ad assaggiare i sapori speziati e a volte piccanti tipici del posto. A tenerci compagnia ad ogni pasto arrivavano sempre gli aironi che si spingevano coraggiosi fino ai bordi della terrazza.

All'interno dell'isola, prima di arrivare al ristorante, si incontra la boutique dove oltre ai classici souvenir come t-shirt personalizzabili, parei, ecc. è possibile farsi realizzare abiti, camice e pantaloni ampi e leggeri dal bravo sarto del negozio.

Proprio lì di fronte, accanto al maestoso ficus bengalensis, c'è la bella moschea dei maldiviani che non è nascosta o in una zona di passaggio ridotto come nella maggior parte delle isole che abbiamo visitato, ma in bella mostra e perfettamente integrata. In questo modo spesso vedevamo i ragazzi dell'isola in preghiera. Questa è una di quelle caratteristiche che rendevano l'atmosfera al Nika particolare. In camera non si è come in albergo, ma a casa e nell'isola non si è in vacanza, ma alle Maldive...

Nika diving
Proseguendo lungo il vialetto interno si arriva al centro diving.
Gestito da Robert Herr, Pascale Trosch, Rainer Buchsot,  Abbas e Adam, è ben attrezzato ed offre ottime immersioni dato che il Nika, per la sua posizione a nord dell'atollo di Ari, ha tanti bei siti d'immersione nelle vicinanze.

Nika house reef
Per il check dive ci siamo immersi nell'house reef dell'isola accompagnati da Pascal. isole maldive : nika island resort immersione nell'house reef dell'isola La visibilità in quei giorni non era ottimale per il tanto plancton. Siamo entrati in acqua partendo dalla spiaggia del bar e siamo usciti sul lato esterno del reef attraverso un passaggio naturale tra i coralli. Lungo la parete tanto pesce di barriera che avevamo già notato facendo snorkelling. Più in profondità si arriva al fondale sabbioso che ha parecchie formazioni coralline ricche di vita. Pascal è una guida fantastica e molto brava a farci osservare anche i più piccoli dettagli. Ci ha permesso di familiarizzare con un pesce pagliaccio che notoriamente non lascia avvicinare la mano del sub per nessun motivo. Il nostro coraggioso e tranquillo amico si avvicinava senza il classico atteggiamento di sfida, ma ci ha permesso di avvicinarci alla sua anemone con tanto di famiglia numerosa quasi fossimo suoi ospiti graditi. Più avanti ci ha fatto appoggiare la mano su una roccia e due attivi gamberetti pulitori ci hanno fatto la manicure e anche il solletico. Tanti davvero i lion fish sia fuori che dentro gli anfratti dove stavano a due a due e a testa in giù. Dalla sabbia sbucavano centinaia di gronghi di sabbia e alla fine di questa immersione dove abbiamo osservato tante piccole creature non potevamo che concludere... alla grande. Davanti a noi è comparsa all'improvviso un'aquila di mare che in un primo momento ci era sembrata una manta solo per le dimensioni spropositate. Passato il primo micro secondo di totale stupore ci siamo lentamente mossi nella sua direzione, ma la visibilità scarsa, pur essendo molto vicina, ce l'ha fatta perdere di vista. Per qualche secondo siamo rimasti seduti sul fondo del mare a guardarci sbigottiti. Nel tornare Pascal fa un movimento del tipo 'signori e signori, ecco a voi...' ci siamo girati e una bella tartaruga ci ha dato il bentornati proprio poco prima di risalire. Immersione facile, entro i 20 metri, ma interessante se realizzata con la guida giusta che sa valorizzare quanto ci circonda.

Maa thila
Nei pressi di Gangehi, abbiamo effettuato tutta l'immersione con poca corrente, ma con l'onda lunga ed era buffo vedere branchi davvero numerosi trasportati dall'acqua prima tutti avanti e poi tutti indietro, noi compresi! Anche qui la visibilità non era delle migliori, ma siamo comunque riusciti ad avvistare un bel pesce napoleone e la nostra guida Habbas ci ha mostrato un pesce scorpione perfettamente mimetizzato con la roccia su cui era posato. ci siamo dovuti avvicinare a pochi centimetri per riuscire ad individuarne la sagoma. Zona davvero ricca di pesce di barriera, purtroppo il corallo qui ha sofferto parecchio e probabilmente fa fatica a riprendersi.

Abbiamo dedicato poco tempo alle immersioni perché sapevamo che in crociera non avremmo resistito alla tentazione e ne avremmo fatte parecchie, quindi al Nika ci siamo dedicati molto di più allo snorkelling che davvero meritava.

Snorkelling nell'house reef del Nika
Il primo giorno appena entrati in acqua uno squalo di barriera ci è passato davanti e ci ha indicato la strada per uscire sul lato esterno del reef. Gentile! Appena fuori un Napoleone bello grosso se ne va un po' infastidito e mentre lo osserviamo dirigersi nel blu ci accorgiamo che due aquile di mare 'svolazzano' leggere davanti a noi. Immaginavamo che lungo quel canale ne avremmo viste delle belle e in effetti abbiamo incontrato anche una mobula o diavolo di mare, una specie di manta di dimensioni ridotte, altre aquile, tartarughe, squali e anche i delfini.  Questo guardando verso il blu perché girando la testa verso il reef abbiamo incontrato pinneggiando simpatici pesci istrice in quantità, tante anemoni con pagliaccio di vari colori e dimensioni. Anche le cernie nuotavano tranquille aprendo spesso le loro larghe bocche per permettere ai pesci pulitori di liberarle dai parassiti. Murene, lion fish, carangidi e nuvole di pesci soldato blu che passavano sotto, sopra e tutto intorno per dei minuti interi. Una caratteristica di questo reef ricchissimo era che in qualsiasi momento noi stessimo guardando verso il mare (spesso) c'erano branchi di pesce che saltavano fuori dall'acqua un po' dappertutto. C'era già capitato di vederli, ma non con questa intensità. Un giorno i nostri vicini di spiaggia, una famiglia di russi, hanno deciso che era intelligente stare in piedi sui coralli! Da non credere, questo nonostante tutte le raccomandazioni fatte ad ogni ospite dalla direzione dell'isola, molto attenta a salvaguardare il vero patrimonio dell'isola : Il mare, il reef e la natura! Siamo partiti alla velocità della luce con pinne maschera e dovevamo avere una faccia tale che dopo qualche parola in inglese sono praticamente scappati fuori per non farsi più vedere in acqua!
Il reef è più vicino alla riva dalla camera 15 nei pressi del  Coffe-Shop alla 1 e alla Sultan Suite nei pressi del ristorante. Dal bungalow 16  alla 28 è comunque raggiungibile dalla riva, ma più lontano. Per gli snorkellisti quindi ottima la prima parte, per gli amanti delle lagune meglio la seconda.

Centro Spa.
Tornando coi piedi sulla sabbia, dopo il centro diving si arriva al centro benessere del Nika. Si entra seguendo una scala e gradino dopo gradino scende anche la temperatura e un bel fresco accoglie chi desidera regalarsi oltre 40 minuti tutti per se. L'ambiente molto particolare è nello stile dell'isola semplice e raffinato. E' possibile scegliere vari trattamenti tra cui un fantastico Full Body Massage energico  e nello stesso tempo delicato.

Camminando ancora lungo il vialetto interno prima di arrivare al bar c'è la piccola 'clinic'. Si può essere ricevuti ad orari prestabiliti dal medico presente sull'isola che spesso si presta a visitare anche i maldiviani che arrivano dalla vicina isola dei pescatori.

isole maldive : nika island resort uno dei tanti aironi presenti sull'isola Al Nika è possibile partecipare a diverse escursioni: alla bella lingua di sabbia proprio lì di fronte dove si può passare la giornata, ma anche solo andarci per un aperitivo al tramonto. Si può visitare l'isola dei pescatori Mathiveri, visitare altri resort turistici o dedicarsi alla pesca al bolentino o a quella d'altura. La canoa è a disposizione degli ospiti sulla spiaggia del bar. Alla sera organizzano la classica gara di paguri e il bodu beru, tipico ballo maldiviano. Al Nika si è rivelato una piacevole novità in quanto per la prima volta abbiamo visto delle donne partecipare alle danze, ai canti e anche ai tamburi.
Al Nika per scelta non è prevista animazione, Sashid informa tutti gli ospiti sui programmi della giornata successiva e in questo modo si riesce a fare comunque amicizia e ci si diverte a passare il tempo insieme, chiacchierando fino a tardi al ristorante, giocando in acqua, al bar o partecipando insieme alle escursioni. Anche con l'isola al completo si è comunque in pochi e, tolti gli sposini e gli stranieri, è facile dopo pochi giorni conoscersi tutti.

Le nostre piccole aspettavano con la dottoressa il suo povero futuro marito per fargli i gavettoni dopo il pisolino pomeridiano, Chitra la massaggiatrice indiana, veniva alle 19.00 al bar per fare due chiacchiere e far giocare i più piccoli. Ci siamo trovati con altri amici a programmare la fuga notturna della cernia enorme che avevano pescato e che avevano posteggiato nella vasca delle aragoste e delle tartarughe per essere cucinata al forno il giorno dopo. Non siamo riusciti a farla scappare, ma tutti noi l'indomani abbiamo mangiato pasta.

Qui al Nika il tempo è volato in maniera incredibile. Ne noi ne le nostre piccole siamo stati fermi un attimo, abbiamo camminato scalzi per una settimana, contato gli aironi, conosciuto tanta gente splendida, ma soprattutto ci siamo sentiti alle Maldive.
 

Agosto 2004 by Claudia&Dario di www.tuttomaldive.it

 

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