|
INTRODUZIONE
Quest'anno la follia da Maldive ci rapisce e soprattutto ricordiamo che le nostre amate
isole hanno fame di turismo, dopo i tristi avvenimenti sismici del dicembre 2004: decidiamo quindi di tornarci dopo soli cinque mesi! Vista l'esperienza di Kihaad, TuttoMaldive è diventato il nostro referente principale in termine di consigli: Madoogali sembra di gran lunga la piú gettonata fra le destinazioni che ci poniamo come obiettivo e quindi non esitiamo a prenotare; in ogni caso sapremo bene con chi prendercela!!!
Conosciamo personalmente per telefono l'ingegner Ettore Sarzi, costruttore e saggio proprietario di Madoogali, e approfittiamo di un'offerta decisamente vantaggiosa che ci propone, prenotando quattro mesi prima; possiamo finalmente sostenere con le dovute prove che una vacanza a casa propria in Italia costerebbe piú o meno la stessa cifra.
Il 10 luglio 2005 si parte per tre settimane!
IL VIAGGIO
Non desiderando per nessun motivo trasformarci in cavie degli esperimenti sulla sopportazione umana spesso operati da Eurofly, decidiamo di provare Qatar Airways. Il volo parte da Malpensa a mezzogiorno, atterra a Doha verso le 18.30 ora locale (un'ora avanti in estate e quindi cinque ore e mezza di volo circa), riparte alle 23.30 e arriva alle 6.00 a Male (due ore avanti e quindi quattro ore e mezza di volo).
La prima tratta si svolge su un Airbus 300-600 (configurazione posti 2-4-2), un po' vecchiotto e coi posti di economy paragonabili a qualunque compagnia europea (per esempio Air France, comunque piú comodo dell'Airbus 330 di Eurofly); il servizio a bordo è tuttavia eccellente sia per la professionalità del personale sia per la qualità e quantità dei pasti; la gentilezza e l'efficienza del multiculturale equipaggio (tante le nazionalità quanti i membri) sono addirittura commoventi: premere il pulsante di chiamata e ricevere un sorriso in 15 secondi non fa certo rimpiangere la compagnia che abbiamo saggiamente evitato. Tutto ciò costituisce una costante nei tre voli successivi, fino al ritorno. Uscire da un aereo in Qatar è un'esperienza da fachiri, vista la differenza di temperatura fra la cabina, l'aria esterna, l'autobus, ancora l'aria esterna e l'aeroporto (una sequenza di gradi centigradi tipo: 20, 34 la sera o 43 a mezzogiorno, 16, 34 o 43, 18; il tutto in meno di tre minuti: portatevi la muta e indossatela perché vi farete meno male!)
La sosta a Doha si svolge in un aeroporto certamente sottodimensionato ma efficientissimo. Superata l'area transiti (il Qatar non fa problemi per timbri o visti d'Israele sul passaporto), si è subito al ricco duty-free che, sebbene imparagonabile per varietà e convenienza a quelli di Dubai o Abu Dhabi, permette di trascorrere piacevolmente un paio d'ore incuriosendosi fra i banchi. Nel frattempo qualcuno si diletta anche a vincere una fuoriserie: la gestione della lotteria promette addirittura l'immatricolazione e il trasporto sotto casa del vincitore. E io la voglio in salotto...
In seguito saliamo all'affollatissimo unico ristorante che in realtà è un fast food con cibo arabo/indiano e personale multilingue spiritoso e simpatico; pur con la cortesia e il buono spirito del personale, l'ambiente appare invero un po' deprimente, vista l'impressione immediata di mensa delle ferrovie statali; l'atmosfera è resa ancor piú bizzarra da qualche supposta signora (se non tocco non credo, ma se tocco mi sgozzano) coperta di nero da capo a piedi, i cui occhi sbucano solo da una finestrella divisa in due da un filo verticale: come ho letto sul forum, “roba da medioevo”... Il tempo scorre velocemente e ci troviamo imbarcati su di un Airbus 320-200 in cui si fatica a scorgere la decima fila piú in là, a causa dell'incredibile umidità dell'atmosfera, spinta nella cabina dall'aria condizionata che la condensa istantaneamente in una nebbia padana. Quest'aereo, sebbene piú piccolo del precedente (configurazione 3-3) è ben piú confortevole, poiché una decina di centimetri avanzano fra le ginocchia e la poltrona davanti; piú o meno lo standard di Emirates.
A questo punto due parole su Qatar Airways. La compagnia della penisoletta araba ha recentemente intrapreso una vera e propria rivoluzione. Fiutando l'affare in leggero ritardo su Emirates, ha deciso di espandere la flotta e l'aeroporto (un vero e proprio hub mediorientale come Dubai), e di proporre servizi da favola a prezzi ragionevoli. Qatar Airways sta quindi attraversando un periodo di ristrutturazione: metà della flotta è costituita da aerei standard, ma la nuova metà è dotata d’ogni comfort, del tutto paragonabile ad Emirates; Entro il 2008 il rinnovamento della flotta sarà completato e il nuovo aeroporto di Doha dovrebbe entrare in funzione, sostituendo l'obsoleto terminal attuale. La pubblicità che inonda EuroNews e la CNN non è solo un'operazione di facciata: gli sforzi per un servizio eccellente sono evidenti e si toccano con mano quando si ha a che fare col personale; Qatar Airways dovrebbe presto assegnare alla linea Malpensa-Doha i nuovi Airbus 330 con una
configurazione di posti eccezionalmente
comoda. Per ora l'indubbio vantaggio qualitativo del Boeing 777 di Emirates sulla linea Malpensa-Dubai si compensa efficacemente con gli orari azzeccatissimi di Qatar Airways. In futuro quindi, questa compagnia, potrebbe facilmente passare al primo posto in termini di qualità del servizio generale dall'Italia per le Maldive. Resta solo da sperare che se ne accorgano i passeggeri nostrani, i cui ben noti comportamenti irrazionali distorcono spesso il mercato: la concorrenza serve a migliorare il servizio, ma se i clienti continuano a preferire di pagare lo stesso per avere molto meno, ci sarà poco da sperare da parte di Qatar Airways, Emirates e, ovviamente, Eurofly.
Al mattino alle 6 il comandante spegne i motori (a terra, per fortuna!), i portelloni si aprono e finalmente calchiamo il risicato suolo maldiviano. Arrivare a Male tanto presto è un'esperienza che consiglio a chiunque: l'aeroporto è vuoto, il controllo passaporti non dura piú di tre minuti, alle 6.07 abbiamo i nostri bagagli (proponiamo un training maldiviano alla SEA!), usciamo, un simpatico rappresentante di Madoogali ci accoglie e ci conduce all'idroporto. Alle 7.10 siamo già a Madoogali (8.10 ora dell'isola) per la colazione, dopo aver svolto le registrazioni di rito. Veramente stupefacente. I nostri colleghi di vacanza partiti con Eurofly arriveranno solo verso mezzogiorno, perdendo quindi una buona mezza giornata di vacanza. Perché si sappia a cosa si va incontro, durante la nostra permanenza, è accaduto persino che il volo da Malpensa giungesse a Male con diverse ore di ritardo, sottraendo ai vacanzieri quasi un giorno intero.
L'ISOLA
Piccola ma non minuscola, a forma di losanga, Madoogali è una degna rappresentante della perfetta isola maldiviana.
Il giro si compie in un quarto d'ora e la stanza piú lontana si raggiunge dalla reception in meno di cinque minuti a piedi, meno di due in autobus (che però vi sconsiglio perché, uff!, non arriva mai!) Già muovendo i primi passi verso l'interno, si resta affascinati dalla vegetazione fittissima e rigogliosa. Guardando verso i lati dei sentieri, pare d’essere in Amazzonia o in Guinea Equatoriale, piuttosto che a sudovest dell'India: difficile scrutare quattro-cinque metri piú in là e tantomeno addentrarsi senza un machete! Non bisogna lasciarsi ingannare, però: l'isola è curatissima e proprio l'ordine e la pulizia dei vialetti e delle strutture sono pressoché maniacali. E' un angolo di paradiso, un fazzoletto di terra la cui altezza inconsueta sul mare ha respinto la marea del dicembre 2004 (nessun danno, tranne la presenza d’Emilio Fede) e ha favorito la crescita di palme molto elevate, mangrovie intricatissime il cui diametro si può tranquillamente misurare in metri, nika giganteschi e persino qualche albero d'alto fusto, ovviamente trapiantato, simile ai nostri pini.
Non solo la flora stupisce; l'isola è popolata da decine d’uccelli, divisi fra almeno quattro specie. Accanto ad un airone che si fa spesso desiderare e alle solite cornacchie, anch'esse meno numerose che in altre isole, due gruppi la fanno da padrone: i
kambiili, specie di ridicole quagliette terrestri grigie con le zampette lunghe, che corrono buffamente qua e là emettendo rapide e potenti sequenze di fischi che salgono di tono; i
kóóli, praticamente merli indiani, il cui fischio riproduce in maniera stupefacente, credetemi, la crescente e impegnata sequenza di un... orgasmo femminile!
Il problema è che kambiili e kóóli (ormai soprannominati "orgasmignòli") cominciano le loro entusiastiche prestazioni canore il mattino verso le cinque e mezza (ora in cui, evidentemente, anni addietro cominciavano le lezioni di certe disinibite frequentatrici dell'arcipelago indiano!) e, i primi giorni, vien da maledire madre natura. Poi però ci si abitua rapidamente. Tuttavia, chi ha pazienza limitata, sonno leggero e udito fino, farebbe bene a portarsi i tappi per le orecchie, che oltretutto costituiscono un ottimo antidoto al rombo assordante all'interno dell'idrovolante. Chiudono la rassegna faunistica i soliti ramarri che sgambettano dondolando il culo per aria come primedonne, paguri, granchi, granchietti e gl'immancabili gechi, cioè il miglior insetticida naturale nonché sbaciucchiatori folli della notte (sono proprio loro: smack smack smack smack!!!). Non c'è che dire: è proprio l'isola dell'amore...
Unica alle Maldive, inoltre, una megavoliera al centro di Madoogali ospita centinaia di pappagallini, bengalini e pappagalli verdi: una vera meraviglia della natura che ha appassionato Gabriela come una bimba fin dal primo giorno. Un ospite alla volta, si può entrare nella voliera e condividere lo spazio con uccelli che ti svolazzano e cinguettano tutt'intorno. E' poi straordinario entrare in contatto con loro; in particolare, i pappagalli verdi sono tanto socievoli che si possono sbaciucchiare sul becco (vedi foto), alla faccia dell'aviaria! Alla fine della vacanza, Gabriela imitava perfettamente il pappagallo, segno che anche gli umani sono animali intelligenti!
Eros a parte, cominciamo il nostro giro in senso orario dal pontile d'arrivo, che poi è quello del diving. Incontriamo immediatamente la spiaggia principale, piuttosto estesa nelle due dimensioni e persino... "alta"; dal campo di beach-volley, si scende gradatamente quasi un metro per arrivare al mare: assicuro che molte isole non arrivano a superare i 20-30 cm sopra il livello della massima marea e quindi si ha l'impressione di dominare l'oceano. Ciò confuta una tesi piuttosto diffusa fra i catastrofisti in fame d’audience: altro che Maldive in affondamento! Sta' a vedere che fra qualche anno arriveremo al mare in teleferica...
La spiaggia principale gira poi a destra verso la reception e il
bar che danno su un bel pontile e una laguna stupenda; qui centinaia di pesci attendono al varco chiunque passi nelle vicinanze e, in banco, convergono con un guizzo verso l'avventore: inutile dire che si aspettano del pane o altro cibo, cosa che per taluni sarebbe da evitare perché, se per un malaugurato motivo l'isola fosse evacuata per qualche giorno, potrebbero morire tutti di fame, non essendo piú abituati a procacciarsi il nutrimento. Tuttavia ogni sera il personale getta dal pontile del bar grissini, pane, intere focacce e persino pizza: ci dicono che la dieta mediterranea non sia poi cosí adatta al pelagico maldiviano; soprattutto vorrei sapere cosa i nutrizionisti animali pensano della passione che i carangidi manifestano per la mozzarella: se non fosse ancora chiara l'assurdità della dieta, stiamo parlando di un
pesce che mangia il prodotto di una vacca, manomesso da abili mani
campane... Bah! Fatto sta che non ho mai trovato un pesciolino morto il giorno dopo, anche se non escludo che la civiltà ittica maldiviana abbia assunto ormai connotazioni partenopee.
Proseguendo il giro, a fianco del bar troviamo il ristorante e, di seguito, cominciano le camere dalla numero uno. L'isola è un susseguirsi di calette e spiagge strette in alcuni punti, molto ampie in altri. Colori e sfumature di turchese intensi come sempre e nessun muretto o altro artefatto in vista. Soltanto un po' di roccetta corallina emerge durante le basse maree davanti alle camere fino alla 8. Per il resto è una vera meraviglia: vedere le foto.
LE CAMERE
Molto spaziose: un bel letto matrimoniale ampio, sormontato da un'enorme zanzariera che svolge funzione d’arredamento esotico perché del fastidioso insetto non c’è neanche l’ombra.
Tutt’intorno divanetti, mobiletti vari, specchi semplici ma di buon gusto e decisamente ben integrati con le caratteristiche del luogo e delle stanze. In camera c'è proprio tutto.
Il bagno è
essenziale: piccolo, con doccia separata da una tenda e forse con spazio appena sufficiente per ospitare la miriade di cianfrusaglie che le nostre signore non riescono proprio a trattenersi dal portar con sé.
All'esterno due sdraio e un tavolino per chi desidera rilassarsi o tirarlo in testa al marito…
LA CUCINA E IL RISTORANTE
Siamo rimasti piú soddisfatti di Madoogali che di Kihaad (vedi racconto di febbraio
2005). Il cibo è piú saporito e anche piú vario, ma ormai è difficile confrontare resort di medio livello perché, piú o meno ovunque vi siano italiani, si mangia bene. Ottime le grigliate di pesce: veramente eccezionali. Per taluni facevano difetto i dolci: pochi e poco variati; tuttavia ritengo che la scelta si riveli sensata perché in un ambiente e con un clima come quello maldiviano è a dir poco sconsigliato esagerare con le creme e gli zuccheri; in compenso sono buoni e il gusto di secolo scorso resta un ricordo di Kihaad.
Nel ristorante, posti comodi e personale migliore che sull’isola di Valtur; soprattutto non abbiamo mai dovuto discutere col responsabile di sala per unire tavolate con gli amici. E credo che la mensa di TuttoMaldive (15-20 posti) se la ricorderanno per secoli, i maldiviani...
LA BARRIERA CORALLINA
E' il mio sesto viaggio alle Maldive e ogni volta ho visitato piú isole e vari fondali, ma una barriera bella, ricca e colorata come a Madoogali non l'ho trovata in nessun resort, neanche di lusso. Qui sembra che
el Niño del 1998 non abbia funzionato, oppure i pesci si sono comprati il condizionatore: coralli di tutti i colori, molto simili a quelli del Mar Rosso e, oltretutto, una moltitudine di pesci d'ogni tipo
(vedi foto gallery sub).
Riteniamo che la parte d'isola piú interessante sia quella di fronte alle camere 4-5: qui si trova una lunga spaccata fra i coralli che conduce all'esterno del reef. A destra, ma ancor piú a sinistra, il mondo sottomarino è rimasto virtualmente intatto. La bellezza di questa parte della barriera non sminuisce di certo il resto: tutt'intorno, Madoogali è una vera e propria calamita; si passano ore a girare e rigirare tra minuscoli anfratti, affrontando pesci curiosi d'ogni tipo; può capitare, com'è avvenuto a noi, di scorgere persino delfini che nuotano tranquilli a decine.
Non v'è alcun dubbio che la ricchezza dell'isola e dei suoi fondali costituiscono il primo giustificato e ragionevole motivo per scegliere Madoogali.
IL CLIMA
Luglio, si sa, è un mese “umido”; tuttavia abbiamo registrato 3-4 giorni di pioggia, vento e brutto tempo la prima settimana e un paio la terza. Per il resto sole e mare il piú delle volte immobile. Di certo, in questi periodi (maggio-novembre), è opportuno trascorrere come minimo due settimane. Tre è l'ideale per non trovarsi sorprese meteorologiche. Il fatto è che difficilmente il tempo infila una serie di giornate mostruose per piú di 4-5 giorni durante il periodo umido e, non appena torna il sole, ci si chiede come si manifesti realmente la differenza col periodo secco (dicembre-aprile), a parte per il prezzo. Confermiamo quindi quanto scritto per Kihaad:
- dicembre-gennaio: per chi può permettersi almeno due settimane nel periodo piú caro dell'anno;
- febbraio-marzo: per tutti, anche durate brevi;
- aprile: per tutti (eccetto pasqua, solo per chi può), almeno due settimane;
- maggio-luglio: per tutti, almeno tre settimane;
- agosto: per chi può permettersi almeno tre settimane;
- settembre-novembre: per tutti, almeno tre settimane.
Visti i prezzi esorbitanti praticati ovunque e il fondato rischio meteorologico, riteniamo quindi di sconsigliare i periodi d’agosto e da metà dicembre a fine gennaio.
L'ANIMAZIONE
Ridotta al minimo e talvolta veramente simpatica; il massimo col minimo...
Matteo (il responsabile del villaggio) e Lele (uno dei piú simpatici istruttori della storia del sub) hanno talvolta inscenato delle gag che altro che Zelig! Chi ha orecchie sensibili e non ama schiamazzi può star tranquillo: l'animazione non disturba ed è facile accorgersi del… suono del silenzio maldiviano!
LE IMMERSIONI E LO SNORKELING GUIDATO
Un altro punto enormemente a favore di Madoogali: tutto ciò che riguarda attività subacquea o di snorkeling è ai massimi livelli, grazie alla simpatia e alla competenza degli istruttori; Christian, Lele, Marta, Rossana e, naturalmente, lo straordinario Enzo Spina, un vero scienziato del mare con cui è facile trascorrere ore a discutere di qualunque argomento.
La scelta dei luoghi d'immersione e di snorkeling è certamente straordinaria: tutti si trovano sempre soddisfatti e noi, che pur novellini non siamo, non credevamo esistessero simili paradisi anche un metro sott'acqua, prima di conoscere questi "ragazzi"! Ecco un altro giustificato motivo per scegliere Madoogali.
GLI OSPITI
Molto meglio che in altre isole, specie se si considerano le catene turistiche. Gente semplice, senza tante balle per la testa, famiglie perbene, molti bambini anche piccoli (specie verso la fine di luglio, e abbiamo imparato in tanti anni che, se ci sono i bambini, è un buon segno). In generale, amici con cui è un piacere intraprendere quattro chiacchiere od organizzare piccole attività. Piú volte abbiamo “sospettato” che l'ingegner Sarzi abbia piú o meno operato un'opportuna selezione sulla clientela. In certi luoghi, un po' di darwinismo cade giusto a puntino.
CONFRONTO CON ALTRI RESORT
Kihaad (febbraio 2005): le due isole non possono essere confrontate, cosí come i prezzi. Kihaad è piú per gente che cerca il lusso e il villaggio, Madoogali per chi ama le Maldive semplici, pur senza rinunciare alle comodità, e detesta le organizzazioni turistiche. Tanto per dirne una, a Kihaad c'è la TV in camera, a Madoogali l'unico suono che si sente è quello degli
orgasmignòli. A Kihaad ci va chi cerca animazione, a Madoogali chi apprezza la tranquillità. A Kihaad i colori intorno all'isola sono straordinari, a Madoogali è straordinaria la sostanza: l'isola e soprattutto il fondale, d'una bellezza e ricchezza che Kihaad, cosí come altri resort, neanche si sogna. A Kihaad si va con
l'all inclusive, che si paga sonoramente; a Madoogali si pagano le bevande ai pasti: tuttavia noi, fra corsi, bevande e boutique abbiamo speso, in due, 500 dollari in tre settimane e quindi riteniamo di aver risparmiato un sacco di soldi... A Madoogali torneremo, a Kihaad, grazie, no.
Moofushi (aprile 2000): molto piú simile come tipologia di villaggio, anche se, essendoci stato già da tempo, certi confronti potrebbero non valere piú. A Moofushi, la vegetazione dell'isola è piú semplice, Madoogali è molto piú lussureggiante; forse i colori di Moofushi intorno all'isola sono un po' piú ricchi, però la barriera nel 2000 mostrava chiaramente i segni del Niño; inoltre molti sopportano a fatica i vari muretti distribuiti nella laguna intorno a Moofushi, cosa di cui Madoogali non ha bisogno, visto che è meno soggetta alle correnti violente tipiche delle pass piú esterne. Sempre a proposito di mare, a Moofushi ho visto piú pelagico di dimensioni ragguardevoli, tanti innocui squaletti in laguna e moltissimi trigoni (Moofushi si trova su una pass quasi sul bordo dell’Oceano); però la bellezza e la ricchezza della barriera di Madoogali (un po’ piú protetta) è ineguagliabile. Moofushi ha le palafitte, francamente anche belle, in ottima posizione e neanche care; Madoogali è piú semplice, ma, come già affermato in precedenza, questo, per taluni (come per noi), costituisce un vantaggio; inoltre, per periodi superiori alle due settimane Madoogali certamente conviene perché a Moofushi si paga un supplemento. Pecca notevole di Moofushi sono stati gli ospiti: almeno quand'ero là io, l'isola era popolata da un sacco di superuomini e superdonne; sembrava di vivere un episodio dell'Isola dei Famosi, un incubo insomma... E non potevi nemmeno cambiare canale: tutti sullo stesso tema! Il punto piú a favore di Moofushi è la cucina, decisamente la migliore che abbia provato alle Maldive; resta da vedere quanto questo punto costituisca un elemento di scelta per chi, come noi, ama la sostanza.
Una cosa che non posso dimenticare di Moofushi è l'assistenza prestata a mio padre (i miei ci sono stati 6 volte, ogni volta per un mese e sempre a luglio): purtroppo lí abbiamo scoperto la malattia che l'ha portato alla morte in pochi mesi; lo staff di Moofushi ha fatto molto piú di quanto ci si aspettasse perché fosse immediatamente ricoverato nelle migliori condizioni a Male (ospedale efficientissimo, medici indiani: molto meglio dei nostri; la diagnosi è stata immediata e, purtroppo, accurata), per dare assistenza a mia madre e per farli ritornare nelle migliori condizioni possibili in Italia; per questo sentiamo il dovere di ringraziarli ancora una volta; cosí come per Madoogali, e contrariamente a Kihaad, a Moofushi ci ritorneremo.
CONCLUSIONE
Già: a Madoogali torneremo (sempre che l'ingegnere non decida d'operare una selezione proprio sui sottoscritti, eh eh!) Torneremo perché è stupendamente selvaggia, perché la barriera è la piú bella che abbiamo mai visto in un resort e perché l'isola è frequentata da gente come si deve. Torneremo perché a Madoogali si sta benone, si mangia bene, ci si rilassa davvero; perché in qualcosa ricorda la semplicità delle Maldive di una volta, pur non mancando nulla. Torneremo perché non ci sono vasche d'idromassaggio, piscine, bagni e camere sontuose che incidono spropositatamente sui costi finali; perché alle Maldive ci andiamo per il mare e la natura, non per i fronzoli, e il bagno lo facciamo nella natura, non nelle vasche create dall'uomo. Torneremo perché il centro diving è il migliore che abbiamo mai sperimentato, e forse l'unico veramente serio visto alle Maldive; non solo torneremo, ma consiglieremo a tutte le persone perbene che conosciamo d'andarci al piú presto!
Gabriela & Bruno
Gabriela utente forum Salomee
Bruno utente forum Gavriela
uNachum
|
|